a cura della Redazione
He… he… comme dicette Totò: “Forestieri si nasce..! Ed essi modestamente, lo nacquero!”.
Ie song’ ’u piccirill’ al centro, a dx nella foto Livio detto Lione; a sx Cesare (cliccare sulle foto per ingrandirle)
Forestiera Bosso Rita:
…Song’ chillu cchiù pitt’ (già da allora!), insieme a Franco Zecca e a una cugina di Cassino
Forestiero Guarino Luisa
Sono in posa con mio fratello Silverio, forestiero anche lui! (…così piccolo e già forestiero! – sempre Totò)
Forestiero Di Fazio Enzo
Nella prima foto (biafrana) non mi si può guardare: nella successiva sono reduce da una cura di fegato di merluzzo!
Forestiera Conte Rosanna
Con mio fratello Salvatore a Sant’Antonio
Silverio Tomeo
27 Dicembre 2014 at 18:27
Chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro. Quindi: chi è fuori è etimologicamente (se pur illogicamente) forestiero. Chi è dentro, invece? Intanto per essere dentro devi risiedere dodici mesi l’anno. Solo così avrai diritto ad essere considerato come appartenente alla riserva indiana protetta, che deve godere dei giusti privilegi del caso. Ad esempio sconti sulle tratte di mare, diritto di voto su referendum immaginari, pass per pescare e cacciare fuori stagione, bonus per le mozzarelle di bufala, devozione esibita per i miracoli, libero commercio delle patelle. In quanto ai doveri: chi è dentro avrà prossimamente il dovere di favorire una lista unica di salute pubblica attorno al Sultano di turno, per garantire così la prosecuzione delle miracolose innovazioni già intraprese e il benessere della comunità protetta residente. La corrispondenza di ogni tipo tra chi è dentro e chi è fuori andrebbe monitorata e censurata, per evitare soffi d’aria e raffreddori a chi è dentro, con il rischio di inutili distrazioni.