Attualità

Quando la politica…

di Francesco De Luca
Lei non sa..

 

Quando la politica tenta di risolvere problemi nei tribunali mostra allora come la sua volontà non sia rivolta a “governare” i cittadini bensì a tutelare il suo potere.

La politica, nella sua percezione autentica e popolare, trae forza dal fatto che intende gestire la vita dei cittadini elettori secondo una sua visione.
Nel fare ciò può incontrarsi e scontrarsi con posizioni avverse, nel senso che posseggono una diversa visione della vita pubblica. Ci si confronta e ci si appella infine agli elettori per ottenere il consenso.

Il confronto è politico perché inerisce a fatti e intenzioni legati alla gestione pubblica. Se la magistratura chiama ed esige chiarimenti allora il vaglio dei fatti politici trasloca in tribunale. Ma se è una parte politica ad adire alla Magistratura, è segno che si è fatto della politica una cosa propria, un bene privato, da salvaguardare anche in sede penale. A quel punto è già stato compiuto lo snaturamento della politica, da affare pubblico in affare privato.

Gli esempi che avallano questo mio ragionamento sono all’ordine del giorno nella nostra tormentata Italia.
Il bene pubblico non è più l’oggetto della contesa politica bensì il rinforzo del potere: questo vuol dire trasferire la politica in tribunale.

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Nota. L’immagine di copertina è una scelta redazionale, indipendente dall’Autore dell’articolo

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