di Angela Caputi
Ci scrive uno dei nostri lettori più fedeli di avere una certa resistenza ad accedere al sito, negli ultimi tempi; trova che “…è diventato come il telegiornale! Dà solo brutte notizie!”.
Per alleggerire questa cappa di piombo, che c’è di meglio del lieve volteggio di una ballerina?
L.R.
.
La danzatrice sulla spiaggia
.
La vespa che ronza ispirata
tra il fico nel piatto e l’acino d’uva insabbiato
intreccia arabesque, plié, pirouette
fa il vuoto d’intorno
guadagna la scena da vera solista.
Sapesse l’effetto, potrebbe vantare il primato
sull’ape cugina, divina operaia,
rifiutare – che so – la scena banale
del lido sul mare,
fare capricci,
esigere scala e lustrini,
pretendere grappoli sparsi a tappeto…
E invece prosegue accanita
tra il fico e l’acino d’uva
finché non scompare en jetée, rapita
da un’onda di vento, dietro una quinta di sdraio.
Senza neppure un inchino. Un applauso. Un adieu!
Dove va, nessuno l’ha chiesto
e d’altronde
non è dato saperlo,
ai mortali
.
Note
Immagine di copertina – Edgar Degas: L’étoile, pastello su carta; 1878 – Paris Musée d’Orsay
Per altre poesie della stessa Autrice, cercare Caputi Angela nell’Elenco autori