La sentenza che boccia la possibilità di realizzare un pontile a Cala Feola, delude le aspettative di quanti ne hanno fatto richiesta, ma non risolve il problema, anzi sottolinea la necessità sempre più impellente di poter disporre di un approdo alternativo a quello del Porto borbonico, sulla costa ovest dell’isola.
Per l’articolo di Clemente Pistilli su www.h24notizie.com dal titolo: Ponza, “Nessun pontile a Cala Feola”. Il Tar rigetta il ricorso sulla mancata concessione di un punto ormeggio, leggi qui
vincenzo
21 Settembre 2014 at 08:41
Le contraddizioni in questa vicenda restano enormi infatti anche i giudici del TAR hanno evidenziato che il percorso seguito dall’amministrazione comunale non è stato lineare, comunque hanno ritenuto corretto negare un punto di ormeggio a Cala Feola, definendolo “incompatibile, per motivi di sicurezza, con la balneazione”. Ma Cala Feola sul Piano Regolatore risulta zona portuale quindi ad essere incompatibile dovrebbe essere la balneazione e non l’ancoraggio, tant’è che nella stessa zona – proprio davanti alla spiaggia dei bagnanti, da mettere al sicuro, ma anche davanti alle famose Piscine naturali – ci sono campi boe e barche di noleggio che la stessa amministrazione Porzio, che aveva negato i pontili, aveva concesso.
Bisogna che l’amministrazione Vigorelli riesca a far chiarezza a differenza dell’amministrazione Porzio, e decida una volta per tutte se a Cala Feola si deve fare il bagno o se si deve ormeggiare, oppure se si possono fare entrambe le cose.
Tutte le scelte coerenti e non capricciose poi portano a delle soluzioni coerenti e quindi A SCELTE che producono giustizia, sicurezza e sviluppo.