Tina Boniburini
(Bibbiano, 1922 – 1997)
“A volte, quando c’è silenzio, risento tutti i rumori. Il latrare del cane, le loro risate, gli sputi, la porta che si apre e la porta che si chiude, lo sfrigolare del fiammifero, il clic dell’interruttore, il tonfo delle percosse, la radio accesa per nascondere le urla e i pianti.
Mi hanno torturata a Villa Cucchi. Ero una partigiana. Una donna in mano a dei vigliacchi. Ci sono stata 90 giorni. Ore e ore di violenze. Senza pudore. Un dolore senza fine. Ma io non ho parlato.
Ricordatevi di noi quando passate davanti alla Villa per andare a prendere la corriera. Di noi, donne e uomini che hanno detto “No” con il dolore attaccato ai denti delle nostre bocche straziate.
Il vostro ricordo è la loro condanna.
Una condanna che li accompagnerà per sempre.
Una condanna che non si cancella”.
ANPI di Reggio Emilia
Tina Boniburini nel 1945
Due pagine in file pdf da M. Storchi: Il sangue dei vincitori, Aliberti, Reggio Emilia 2008: Sulle torture a Villa Cucchi
Villa Cucchi a Reggio Emilia, dopo la Liberazione