Attualità

Quattromila!

la Redazione
Fuochi S. Silv. 4000

 

Sono passati alcuni mesi da quando ragionavamo in termini di tremila articoli inseriti nel nostro sito, ed eccoci già a quota quattromila.
Cos’è cambiato nel frattempo? Moltissimo, anche se i principi che ci hanno portato a dare vita a questo sito sono rimasti gli stessi: rivalutare e diffondere le nostre tradizioni e il patrimonio isolano, storico, culturale e non solo; ospitare una pluralità di voci e il civile contraddittorio.

Abbiamo sempre dato visibilità a tutti, con il massimo rispetto, e continuiamo a farlo, purché chi scrive non superi il livello dell’educazione e del buongusto e non usi un linguaggio aggressivo e volgare.
Vogliamo rappresentare un incentivo per eventi e manifestazioni, contribuendo in questo campo anche a sollecitare la nascita di nuove creazioni, come è accaduto nel caso delle composizioni musicali realizzate da Nino Picicco e Franco De Luca …e poesie, racconti, perfino romanzi.

Sul sito di Ponza Racconta c’è posto per tutti, per chi scrive e per chi legge, da vicino e da lontano ma tutti con lo stessa attitudine di voler conoscere e sapere: in una sola parola, condividere.
Il sito sta diventando sempre più la casa di tutti, ed è ormai a tutti gli effetti una sorta di biblioteca virtuale a cui ognuno può attingere per ritrovare, in tutto o in parte, la propria identità.

Ponza racconta è stata una rete, in senso sia metaforico che reale, con cui  abbiamo tirato su… scrittori e poeti (…e questo era abbastanza normale), ma anche capitani di nave e antropologi, geologi e biologi marini, statistici e botanici, malacologi e astrologi…  Ci hanno scritto dalla Sardegna, dalla Sicilia, dall’Elba, dalla Francia, esuli da La Galite… Da tanti luoghi del vasto mondo dove ci sono persone che hanno serbato il ricordo di Ponza …cultori quasi di ogni possibile aspetto delle conoscenze umane. E questo grazie al solo fatto di aver gettato la rete, per una sorta di affinità e aggregazione spontanea.

1° Quaderno di Ponzaracconta

1° Quaderno do Ponza racconta

Qualche settimana fa è stato presentato ufficialmente a Ponza, in occasione del gemellaggio della nostra isola con la città sarda di Aglientu, il 1° Quaderno di Ponza Racconta curato da Sandro Vitiello, che ha messo a confronto, con parole e immagini, il rapporto, molto stretto in passato, fra una comunità dedita alla pesca e un’altra composta essenzialmente di pastori. Ma si tratta solo di un primo passo: abbiamo infatti intenzione di realizzare altri Quaderni di questo genere, per diffondere materiale informativo proveniente dalle ‘pagine’ di Ponza Racconta, in forma compatta, fruibili anche da chi non frequenta il sito.

In questa direzione ci viene incontro e ci sostiene l’Associazione Culturale Ponza Racconta, nata nell’ottobre 2013, che è un po’ il braccio operativo del sito stesso. Ne fanno parte quasi tutti i componenti la Redazione, e le due realtà viaggiano sugli stessi binari, in unità di intenti e di scopi.
Ed è bellissimo rendersi conto giorno dopo giorno di una compattezza di pensiero e di vedute, non immaginato né immaginabile, al di là delle speranze e dei buoni propositi, al momento di mettersi insieme per lavorare a un progetto unico.
Molti di noi si conoscevano già, o magari si erano frequentati per qualche periodo nell’età della fanciullezza, per poi perdersi di vista, intenti a seguire il proprio cammino, all’interno e fuori dall’isola. Con quel moto ondoso, dolce quando le onde non spaventano, tipico del nostro mare.

Certo, il collante più forte è l’amore e il rispetto per Ponza e per i suoi abitanti, per il suo passato e per un futuro al momento molto difficile da intravedere.
Però ci siamo ritrovati uniti, dai più attempati alla più giovane, nelle decisioni e nelle posizioni: non in maniera passiva ma ragionata e convinta, magari al termine di un confronto a volte anche serrato, ma sempre costruttivo.
Possiamo dirci soddisfatti? Senza falsa modestia pensiamo proprio di sì. E questo dà fastidio a più di qualcuno.
Negli ultimi tempi siamo stati spesso messi in difficoltà, con l’ostruzionismo a progetti e iniziative, con ‘l’appropriazione’ di manifestazioni già presentate, con l’indifferenza o peggio con un sorrisetto ironico di chi dovrebbe rappresentare le istituzioni e promuovere il ‘bene comune’, nonché con attacchi personali.

Ma in questi anni ci siamo abituati a guardare avanti e a contare sulle nostre forze, nonché sulle singole capacità, che vengono elevate alla massima potenza quando siamo insieme e facciamo ‘gruppo’.

Per la verità, un cruccio l’abbiamo e riguarda i giovani. Siamo riusciti ad aggregare, intorno a diversi progetti – raccolta di memorie e di ricette, preparazione di un erbario, concorsi di disegni e fotografia, approfondimenti tematici – i bambini e i ragazzi delle scuole, grazie all’opera meritoria di insegnanti di buona volontà; ma la nostra influenza si manifesta fino all’‘età dell’adolescenza; poi i giovani li perdiamo…
Se ci fosse qualcuno, tra i nostri Lettori, che volesse sostenerci con idee e iniziative in questo senso, gliene saremmo molto grati…

Per il resto, speriamo che sentirete parlare a lungo di noi, perché la nostra è la vostra storia. Lavoriamo insieme per arrivare all’articolo targato “cinquemila”! ed oltre…

Torta Pnzrakk

La torta per Ponza racconta ad un recente incontro di alcuni dei membri della Redazione, a Ponza

 

 

1 Comment

1 Comments

  1. Gabriella Nardacci

    29 Giugno 2014 at 11:35

    Congratulazioni vivissime!
    Certamente 4000 articoli sono un traguardo importante per un sito che riunisce un coro di voci appartenenti allo stesso luogo. Senza ombra di dubbio, posso affermare di averne letti molto più della metà e ciò, non perchè di poco interesse gli altri, quanto per la mancanza di tempo o per l’assenza di pc.
    Alcuni pezzi mi sono rimasti in mente, altri li ho salvati per avere la possibilità di poterli rileggere con calma. Poi ci sono stati alcuni pezzi che non ho fatto in tempo ne’ a salvare ne’ a leggere.
    Ormai i nomi degli autori mi sono diventati familiari e di alcuni, grazie alle immagini, ho conosciuto anche l’aspetto. Ho partecipato con il cuore, a “mancanze”, a viaggi dall’isola, a passeggiate nell’isola, alla pesca con i pescatori, alla difesa del faro, alla solitudine invernale e all’esuberanza estiva degli isolani, alla poesia del mare e ai canti dei marinai, ai tramonti primaverili e alle stelle nelle notti di S. Lorenzo, alla nostalgia dell’isola e ad ogni sentimento di tutti coloro che ne difendono luoghi e consuetudini.
    I miei auguri sono diretti e sinceri e li invio con affetto a tutti!
    Gabriella Nardacci

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