riceviamo da Umberto Prudente e pubblichiamo
Gentile redazione,
volevo segnalare che da una settimana il centro di riabilitazione condotto da Luigi Pellegrini presso le stanze del Museo di Ponza ha smesso di funzionare, nel disagio dei tanti ponzesi che usufruiscono con soddisfazione del servizio.
Per alcuni giorni il tutto è stato trasferito presso due stanzette della Chiesa dei SS. Silverio e Domitilla, messe gentilmente a disposizione da Don Ramon.
Ora anche in questa sistemazione è tutto sospeso.
Sinceramente quella sede non è idonea a contenere tutti i macchinari e le tante persone che usufruiscono delle prestazioni riabilitative.
Questo è il triste finale di una dura diatriba tra lo stesso Pellegrini e l’Amministrazione Comunale.
A me in questa situazione, non interessa chi ha ragione o torto, non devo essere arbitro di scontri altrui.
A me, come agli altri fruitori, interessa che il servizio venga ripreso al più presto e al massimo delle potenzialità, tenendo anche conto che una parte dell’attrezzatura è rimasta nei locali del Museo e, così abbandonata, andrà in malora come tante altre strutture pubbliche ponzesi.
Pertanto si pregano le parti di addivenire ad un accordo per ripristinare il servizio, con soddisfazione popolare, così da evitare il disagio di altri viaggi a Formia.
Grazie e saluti
Umberto Prudente
vincenzo
21 Maggio 2014 at 17:37
C’era una volta Peppone e Don Camillo, erano però altri tempi facevano a gara a chi si adoperava di più per tenere al guinzaglio il proprio popolo. Avevano due bande musicali, due cori, avevano chi il dopolavoro, chi l’oratorio, chi la casa del popolo, chi la casa del Signore. Quelli erano altri tempi il mondo era bipolare, oggi il mondo è globalizzato e i punti di riferimenti istituzionali diventano intermittenti come il faro nella notte.
Don Ramon non potrà mai essere Don Camillo ma molte pecorelle bussano alla sua porta non trovando ospitalità in altri ovili e la parrocchia è diventata un centro polifunzionale, dalle scuole materne al centro di riabilitazione: e per le catechiste, che non trovano posto, ci sono sempre i banchi della chiesa. Questa è una chiesa aperta al territorio, pronta a farsi carico di curare oltre alle le anime di tutti i credenti anche la mente dei bambini e i corpi dei bisognosi: sarà l’avvento di papa Francesco!
silverio lamonica1
21 Maggio 2014 at 19:00
Bloccare una struttura riabilitativa, in un’isola come Ponza, significa recare un danno considerevole ai cittadini che ne usufruiscono, costringendoli – periodicamente – a recarsi a Formia o Terracina, con conseguente aggravio di spese, oltre al disagio psicologico. Poiché a Tre Venti esiste un poliambulatorio efficiente, con alcuni locali inutilizzati, il centro riabilitativo non potrebbe trovarvi una ospitalità adeguata, tenendo anche conto che, periodicamente, specialisti delle varie branche della medicina ricevono i loro pazienti, proprio a Tre Venti?