Pubblichiamo, dal sito dell’Associazione Marevivo, la nota relativa ai fatti che hanno riguardato Ponza – La Redazione
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12/05/2014 Nota su manifestazione PFU Zero a Ponza
Il Progetto “PFU Zero nelle isole minori” nasce con un obiettivo semplice: sensibilizzare i cittadini sulla corretta gestione degli Pneumatici Fuori Uso (PFU). Per raggiungere tale risultato abbiamo ritenuto, insieme a EcoTyre – copromotore del progetto ‐, di raccogliere gli PFU abbandonati a terra e in mare nelle isole minori.
Abbiamo pensato che ripulire dei luoghi simbolo della bellezza e dell’ambiente italiano avrebbe avuto un forte significato.
Il lavoro, iniziato molti mesi fa, per scegliere l’isola da cui partire, aveva dato come risultato Ponza per la collaborazione offerta dall’amministrazione locale, dalla Proloco e dai diving locali.
Confermata la presenza sull’isola di PFU sia sott’acqua sia a terra, abbiamo iniziato a costruire un evento molto articolato, realizzato dalla divisione sub dell’Associazione, da diving locali, da mezzi navali di appoggio, dal Consorzio EcoTyre, dagli operatori di educazione ambientale, che lavorano con oltre 100 bambini dell’isola da tre anni con il percorso didattico “Delfini Guardiani”, molto apprezzato dall’amministrazione comunale, dai docenti, dai genitori e dagli stessi alunni.
In tal senso riteniamo che l’iniziativa di Ponza sia stata un successo: sotto gli occhi di tutti, le squadre di sub si sono avvicendate per rimuovere dai fondali del porto 70 pneumatici abbandonati, incrostati a causa della lunga permanenza in acqua e spesso difficilmente recuperabili, perché ricoperti di sedimenti.
Nel frattempo i bambini hanno partecipato con entusiasmo alle attività di educazione ambientale, previste dal programma e sono stati distribuiti materiali informativi sul corretto riciclo degli PFU. La presenza del Ministro ha consentito di dare caratura nazionale a un evento che aveva lo scopo di far passare un messaggio semplice: rispettiamo il mare e l’ambiente e gestiamo correttamente i rifiuti, avviandoli al riciclo e non in discarica.
A questo punto ci amareggiano le polemiche successivamente scaturite e ancor di più ci delude pensare che siamo stati vittime di un vero e proprio boicottaggio e per questo ci sentiamo in dovere di ricostruire alcuni fatti.
La manifestazione di Ponza rientrava nel “Let’s clean up“, giornata indetta dall’Unione Europea contro l’abbandono di rifiuti nell’ambiente, un momento di sensibilizzazione sui gravi problemi che il nostro mare deve affrontare e perciò il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha ritagliato, tra i suoi innumerevoli impegni, tempo da dedicare a questa iniziativa.
Nei giorni precedenti l’operazione “PFU Zero nelle isole minori”, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, è stata preceduta dall’affissione sull’isola di manifesti e locandine e dalla pubblicazione sul sito istituzionale del Comune. La Pro Loco, nella persona di Emilio Aprea ‐ che ha svolto un lavoro preziosissimo per la riuscita della manifestazione ‐, aveva raccolto, con il camioncino messo a disposizione proprio dal Comune, gli pneumatici fuori uso in giro per l’isola a terra.
Grazie a questo lavoro organizzativo e con l’aiuto di alcuni cittadini ponzesi, sulla banchina del porto erano stati accumulati e assicurati a mezzo catene circa 30/40 pneumatici, destinati a essere avviati al corretto riciclo il giorno della manifestazione – l’8 maggio ‐ dal Consorzio Ecotyre, come da accordi presi con le istituzioni locali.
La sorpresa arriva la mattina del 7 maggio quando quegli pneumatici risultano spariti!
Si scoprirà che la rimozione è stata fatta su incarico del Comune dalla ditta che gestisce i rifiuti a Ponza. Va evidenziato che nei giorni successivi ‐ come da nota ufficiale dello stesso Sindaco di Ponza – che gli PFU raccolti dalla ditta appaltatrice sono stati avviati a discarica, anziché al corretto riciclo, come avrebbe provveduto a fare EcoTyre a titolo completamente gratuito in base al progetto PFU Zero.
Per non fare polemiche e delusi da ciò che stava accadendo, abbiamo ritenuto, forse ingenuamente, di non dover fermare la complessa macchina organizzativa, facendo arrivare da Formia degli PFU in sostituzione di quelli che erano stati arbitrariamente sottratti il giorno prima.
Non crediamo di meritare questo accanimento per un’azione fatta in buona fede e risultano incomprensibili le motivazioni di un sabotaggio tanto assurdo, forse messo in atto da qualcuno che non ha capito il significato del nostro intervento e che avrebbe potuto esprimere, fin dall’inizio, il proprio disaccordo.
Marevivo è al suo trentesimo anno di vita e ha sempre operato ed opera ogni giorno in assoluta trasparenza e riconosciuta onestà intellettuale: il suo unico obiettivo è tutelare il mare e non possiamo permettere che tanto lavoro e tanta passione vengano lesi in questo modo.
Pensiamo infine che il progetto, iniziato a Ponza, debba superare le polemiche e con assoluta determinazione intendiamo andare avanti nelle altre isole come programmato.
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