Ambiente e Natura

La Cina è vicina

di Rosanna Conte
Colosseo. Lanterne cinesi

 .

Non si può dire che l’iniziativa lanciata dalla Pro Loco Un volontario per amico, pubblicizzata anche sul nostro sito (leggi qui), sia passata sotto silenzio, visto che non solo i media nazionali, ma addirittura la tv pubblica nazionale cinese si è interessata all’iniziativa.

Pare che l’ufficio sia sommerso di telefonate provenienti da tutta Italia, e questo Emilio Aprea, presidente della Pro Loco, se lo augurava, ma che il suo invito arrivasse anche nella lontana e popolosa Cina, non se lo sognava nemmeno.
E’ quanto abbiamo potuto leggere su H24 News di ieri 2 aprile (vedi notizia in .pdf in fondo alla pagina)

Di cinesi per Ponza non ne abbiamo visti passare fino ad oggi: la nostra isola è poco nota laggiù, anche se molta Cina è qui da noi.
Ma se la tv cinese, interessata all’iniziativa, intervisterà Emilio e farà il rituale servizio sul posto, le immagini di Ponza si diffonderanno in un colpo solo tra più di un miliardo di persone.
Non siamo abituati a questi numeri. Pensate: più di un miliardo!
Emilio sarà investito di una bella responsabilità perché avrà in mano una chiave da far girare nel senso giusto. E non sarà certo facile perché, tolte le bellezze naturali di cui, per le note vicende, si può godere solo andando in barca e ad una certa distanza dalla costa, la nostra preparazione a fare turismo per grandi numeri non è mai stata messa alla prova.

Ma non scoraggiamoci: c’è parecchio da mostrare e può darsi che i nostri problemi non emergano, soffocati dalle immagini del limpido mare, dei tanti faraglioni così diversi fra loro, della costa variegata  e frastagliata, ma anche del nostro porto borbonico, delle nostre case-grotte, delle nostre ricchezze archeologiche… di tutto quello che normalmente di Ponza è pubblicizzato.

Incrociamo le dita, come si dice …e speriamo bene!

La Cina è vicina

Una scena da: “La Cina è vicina”, un film del 1967 diretto da Marco Bellocchio

 .

Il trafiletto su H24notizie di ieri: H24notizie del 2 apr. 2014

3 Comments

3 Comments

  1. Emilio Aprea

    3 Aprile 2014 at 20:31

    Ero cosciente dell’importanza dell’iniziativa per Ponza e per il nostro territorio anche se non potevo pensare all’onda mediatica che ha interessato le varie televisioni, radio e testate giornalistiche.

    Come diceva Rosanna è una grande sfida quella del mercato cinese ma bisogna provarci. L’idea della Pro loco è quella di creare percorsi turistici alternativi a quello prettamente balneare, destagionalizzando la domanda turistica. Stiamo lavorando in sinergia con l’Amministrazione Comunale per coinvolgere, per il prossimo anno, la scuola con il suo nuovo indirizzo ‘turistico’.
    A tal proposito il 16 e 17 aprile p.v. ci saranno due lezioni, organizzate dalla Pro loco, con la dott.ssa Zarattini della Sovraintendenza per i Beni Archeologici del Lazio.
    Ponza ha tante risorse, sono positivo, ce la faremo!!

  2. Paolo Iannuccelli

    3 Aprile 2014 at 21:48

    Cara Rosanna,
    sognare è bello, specialmente quando parli di un paese favoloso come l’immensa Cina. Mi sono recato a Pechino per assistere alle Olimpiadi del 2008 ed in un mese di permamenza ho avuto modo di scoprire una realtà complessa e variegata, dai mille risvolti.
    Tutto è visto con ottismo, da quelle parti, sono tanti i cinesi che si recano all’estero in vacanza e per lavoro: un mercato appetibile per tutto il territorio italiano, sinora rimasto fuori dai circuiti creati dai grandi tour operator.
    Ponza è meravigliosa – lo sappiamo tutti – ma non sarà facile accogliere le richieste di un popolo che vive, anche a distanza di pochi chilometri, diversamente, a seconda delle migliaia di zone abitate, delle regioni, tante abitudini da scoprire.
    La Cina è immensa, è impossibile parlarne senza fare dei distinguo, conoscerne le abitudini, la lingua.
    Noi ci meravigliamo dei tanti cinesi che hanno messo in piedi attività commerciali in Italia ma non sappiamo delle migliaia di giovani italiani, specialmente architetti, ingegneri e ristoratori, che hanno trovato un’eccezionale posizione lavorativa e non torneranno mai a vivere in Italia. Ne abbiamo incontrati a frotte…
    Un mio compagno di scuola, Sergio Giocondi, è uno degli architetti più stimati ed apprezzati a Pechino. Come lui, ce ne sono altri nelle alte sfere della vita lavorativa.
    I cinesi si avviano a una buona condizione economica ma per “catturare” quel mercato occorre recarsi sul posto, prendere contatti con le autorità locali, le associazioni, le scuole, le agenzie di viaggio, le aziende italiane che fanno fortuna in Cina come Mapei, Ferrero, Lavazza, Tecnical Gym, Ferrari, Lamborghini, Maserati, tutto il mondo della moda e del lusso.
    Solo la conoscenza diretta di possibili interlocutori può portare, nel corso degli anni, a risultati concreti dal punto di vista turistico.
    “La Cina è vicina”, ma per raggiugerla occorre un lungo e laborioso cammino, unito a idee innovative e fatti concreti.

  3. Rosanna Conte

    4 Aprile 2014 at 16:06

    Caro Paolo
    il tuo invito a non restare nel mondo dei sogni è molto salutare. L’esperienza ci dice che non è semplice aprirsi a un nuovo mercato turistico già qui in Italia e in Europa, figurarsi in Cina che, come hai fatto osservare, è un paese variegato e lontanissimo. Credo che una certa “premialità” spetti ad Emilio che, da giovane intraprendente si sta spendendo in iniziative che puntano ad uscire dall’immobilismo delle abituali attività turistiche ponzesi e dobbiamo augurarci che ci siano riscontri positivi. Il tuo consiglio di fornirsi di conoscenze adeguate, di instaurare contatti diretti, di programmare un percorso di avvicinamento pluriennale è quello di cui Emilio ha bisogno in questo momento. L’estemporaneità non paga; solo un cammino faticoso e ben progettato può portare ad esiti reali e duraturi.

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top