di Rita Bosso
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Marta Bilbao è nata in Spagna, a Madera; ha trascorso un lungo periodo a Cuba. Era già stata a Ponza, anni fa; è particolarmente colpita dalla morfologia dell’isola, dalle rocce.
La incontro nella sala del museo, sta realizzando due piccole installazioni e, contemporaneamente, tiene a bada il figlio di Monia che vorrebbe darle una mano e magari sgombrare il pavimento da sandaletti di plastica spaiati, mezzo rotti, che invece Marta sistema in un certo modo davanti a tavole di legno.
Il rapporto tra materiali diversi, la ricerca dell’equilibrio sono le costanti della produzione artistica di Marta Bilbao; sull’altro lato della sala un asse di legno sostiene una piccola barca, collocata nell’unico punto della struttura in cui si realizza l’equilibrio delle forze e dei momenti applicati. L’associazione con il Terremoto in Palazzo di Beyus è quasi inevitabile: l’equilibrio magico raggiunto dinamicamente grazie agli oggetti e ai materiali più fragili – l’uovo, il vetro, la cera-. Marta, però, si sente più vicina è Jannis Konuellis, l’artista greco che esplicitamente richiama e ribadisce le proprie origini mediterranee.