di Martina Carannante
.
Questo fine settimana, finalmente, sono tornata a Ponza. L’aria primaverile e un gran fermento si respiravano allo sbarco dell’aliscafo.
Camion e gente dappertutto, sono in atto le riprese della fiction; i bar quasi tutti aperti; la piazza sembra riprender vita; le ginestre sono in fiore. Arrivando a casa, in testa mi continua a risuonare la canzone che mi aveva accompagnato per il viaggio in aliscafo: “E’ nu juorno buono“, canzone vincitrice di Sanremo giovani.
“quanto è bella la mia terra,
mi manca quando parto,
porto una cartolina di riserva”.
Su questa prima strofa della canzone continuavo a ragionare.
Mi affaccio dal balcone e mi guardo tutt’intorno: il porto è libero dalle barche, il mare piatto; alla mia sinistra la Montagna di Santa Maria e la Chiesa, in fermento per la festa che a giorni ravviverà il mio quartiere; alla mia destra ‘U Turone, sopra Giancos e il monte Guardia, ricco di piante in fiore con il giallo delle ginestre che riflette al sole. Uno spettacolo!
Faccio una foto con il telefono, anche perché non so quando tornerò a Ponza e comunque quel preciso momento non lo rivivrò più.
La foto, sarà la mia cartolina della canzone, la vedrò ogni volta che mi mancherà casa.
Ripenso al Concorso fotografico lanciato da Ponza Racconta (leggi qui), penso che sia stata un ottima idea e che questi sono i giorni migliori per fotografare Santa Maria in tutti i suoi aspetti; almeno io farei centinaia di foto!
Sì questi sono proprio i giorni migliori: l’aria è limpida, i soggetti sono notevoli e le giornate hanno una luce spettacolare.
Armatevi di fotocamera e via, a colpi di click divertitevi ad immortalare gli aspetti che più vi colpiscono!
Regalo a tutti i lettori di Ponza Racconta la mia foto, quella che mi porterò sempre dietro e mi farà sentire vicino casa.
In bocca al lupo ragazzi, e buon divertimento!
