Un omaggio, spero gradito, alle lettrici di Ponza Racconta, espresso attraverso un sonetto, una “stanza poetica” un po’ fuori dal nostro tempo, per cui avevo una certa perplessità nel pubblicarlo per una tale occasione.
S. L.
La primavera ormai è già arrivata,
il suo profumo tutt’intorno effonde;
nell’aria un dolce canto si diffonde
e rende assai felice la giornata.
Appaion più festose in questa data
le donne rosse, brune e pur le bionde,
nel rimirarle tutte si confonde
chi la beltà l’ha sempre desiata.
Nel grembo raccogliete o dolci spose
i petali dei fiori in varie gamme;
or sbocciano per voi nasturzi e rose,
fresie, gladioli rossi come fiamme,
assieme alle giunchiglie e alle mimose
a voi li offriam, sorelle, spose, mamme.