.
È da due giorni che gli organi di informazione ci raccontano la triste cronaca del nubifragio che ha colpito la parte nord-orientale della Sardegna.
Olbia e i comuni limitrofi sono stati devastati da una “bomba d’acqua” di indescrivibile potenza.
Tutti noi ponzesi, chi più chi meno, abbiamo amici e parenti in Sardegna.
Ognuno di noi, prima ancora di capire se le persone a noi care si trovassero nella zona interessata ai disastri, si è attaccato al telefono per assicurarsi che i nostri conterranei stessero bene.
Per fortuna, ad oggi, non sappiamo di ponzesi coinvolti nell’alluvione. Sappiamo però di sedici morti, di un disperso, di due o tremila sfollati e di danni per centinaia di milioni di euro.
I tanti amici di sempre e i nuovi amici conosciuti durante l’ultimo viaggio di gemellaggio tra Ponza e Aglientu ci hanno raccontato di una pioggia forte e cattiva che ha colpito incessantemente nella giornata di lunedì.
Leggendo sui giornali abbiamo appreso dagli “addetti ai lavori” che la colpa è principalmente del Mediterraneo che da diversi anni accumula troppo calore nella bella stagione per poi trasformarlo in nubifragi nella stagione invernale.
E’ inutile pensare che quanto successo in Sardegna sia un fatto accidentale che colpisce una volta ogni mille anni.
Dovremo abituarci a questi eventi sapendo che l’unico dubbio è su dove colpirà la prossima volta.
Sarà opportuno anche pensare alle politiche di tutela del suolo perchè tanta parte di questi disastri dipendono da un uso scellerato degli spazi che abbiamo a disposizione.
Anche la Sardegna non è stata immune da una cattiva gestione del territorio.
Eppure in queste ore, al di là delle polemiche che sicuramente ci saranno, a noi interessa soprattutto far sapere ai nostri amici e parenti di Sardegna, a Quinto Zizi e a quanti ad Aglientu che ci hanno ospitato con grande calore a fine settembre, agli amici tutti della Gallura e agli amici di Olbia, che siamo vicini a loro e che sappiamo che il carattere forte del popolo sardo permetterà di ricostruire e rendere ancora piu bella la loro terra.
Un abbraccio grande dai ponzesi e da Ponza racconta.
Nota
Immagini proposte da Martina Carannante