di Sandro Vitiello
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Michele Rispoli ha fatto scuola. Ecco una “storiella ponzese in pillole ” proposta per una volta da Sandro Vitiello
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Primi anni ’60: la cava di bentonite a Le Forna lavorava a pieno regime e costantemente al suo pontile c’era una nave che caricava sacchi del prezioso minerale.
Ogni tanto si scassava qualcosa e le navi rimanevano alla fonda ad aspettare.
Altre volte le navi venivano spostate al porto e c’era quindi un viavai di camion che portavano dall’altra parte dell’isola il minerale.
Una volta arrivò una nave molto grande e i sacchi di bentonite li si dovette caricare a spalla.
Vennero ingaggiati diversi ragazzi dell’isola che per quasi una settimana si dettero da fare intorno a quel carico.
Quella nave aveva però diverse stive, una delle quali era piena di cataste di barattoli di ananas sciroppate.
Una quantità indescrivibile di un frutto esotico che dalle nostre parti ben pochi conoscevano.
Nei giorni successivi, malgrado a Ponza non facesse particolarmente freddo, quasi tutti i ragazzi che lavoravano intorno a quella nave, indossarono strani cappotti, molto ampi.
La cosa più strana era quel camminare dei giovanotti alla sera, sicuramente stanchi di una dura giornata di lavoro, ma veramente “appesantiti” nel tornare a casa.
Nelle settimane a seguire quasi tutti gli abitanti di Ponza avevano apprezzato la bontà dell’ananas in scatola.