la Redazione
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Oggi è volata in cielo la nostra cara amica Teresa, compagna e amica d’infanzia e di giovinezza di tanti, a Ponza, che ultimamente viveva con la famiglia a Siracusa, da dove ci ha raggiunto la triste notizia.
Al marito Salvatore, ai figli Michele Matteo e Massimo e ai parenti tutti va il nostro pensiero e la nostra vicinanza.
Lino Catello Pagano
23 Settembre 2013 at 16:01
Oggi ci ha lasciati una grande amica. Di più, una sorella.
Con il cuore colmo di dolore e occhi pieni di lacrime, ti voglio ricordare per la tua spensieratezza.
Addio cara amica
Gennaro Di Fazio
23 Settembre 2013 at 17:05
Mi dispiace della sua scomparsa. Anch’io ho conosciuto Teresa, anche se poco perché più grande di me. Il ricordo di Lei è legato soprattutto alla sua allegria e alla sua vitalità, mantenute anche quando la malattia la stava stritolando. Conosco poco il marito, affatto i figli, molto di più i fratelli Silverio ed Ennio; a tutti loro vanno le mie più sentite condoglianze.
Gennaro Di Fazio
Luisa Guarino
23 Settembre 2013 at 17:08
Di Teresa conserverò sempre negli occhi e nel cuore il sorriso caldo e coinvolgente, che infondeva fiducia e allegria, quello con cui negli ultimi anni sembrava voler dire: “Non state in pena per me: ce la farò!” Così non è stato purtroppo. Ma il suo è uno di quei casi in cui la morte non l’avrà mai vinta sulla vita. Resterai sempre con noi, Teresa cara, e soprattutto con tutti i tuoi cari, ai quali in questo momento esprimo la più affettuosa vicinanza
rosanna
23 Settembre 2013 at 17:59
Quando oggi ho saputo che non avrei avuto la gioia di parlare più con Teresa, ho tenuto per me la notizia. Il folle pensiero che mi è passato per la testa è stato : “Più tardi gli altri sanno e più è viva ancora”, ma mi sono subito resa conto che il motivo era non volerne parlare. Conservare la notizia dentro di me era un covare l’affetto per Teresa, poter mantenere ancora nel segreto dell’anima, senza il freddo del ricordo, il suo sorriso e ancor più la sua risata, quella fatta “col cuore”, e poter riascoltare senza la lama del dolore la sua voce, quella dell’ultima telefonata scherzosa che esprimeva sempre la sua voglia di vivere….. Ciao, Teresa, ci ritroveremo ogni giorno nelle piccole cose che la quotidianità mi farà vivere, perché la tua amicizia ha sempre avuto il volto delle cose concrete ed il colore di una sana e calda umanità
vincenzo
23 Settembre 2013 at 18:29
Teresa sapeva sorridere.
Ti guardava, ti ascoltava e sapeva sorridere.
Al mattino quando il sole era basso usciva in barca con il marito; tornava appagata dal breve ma forse eterno bagno.
Il tardo pomeriggio amava passeggiare lentamente, senza fretta, nell’acqua bassa di quella spiaggia che l’aveva da sempre conosciuta.
Teresa sapeva sorridere e con il suo sorriso senza parlare ti diceva:
“Ma che hai tu da lamentarti?”
Senza parlare… le parole non servono e forse, io ne sto scrivendo troppe.
vito favata
24 Settembre 2013 at 00:46
Ho appreso la notizia da facebook, non volevo crederci, mi sono fatto forza e ho chiamato Salvatore il marito di Teresa per accertarmi della notizia, purtroppo confermata dallo stesso.
Che dire, non ci sono parole dopo aver appreso una notizia del genere.
Ho conosciuto Teresa nel lontano 1976, quando sono arrivato a Ponza per motivi di lavoro, grazie a Salvatore Terranova, marito di Teresa primo mio comandante della Brigata della G.di F., e si è instaurato un rapporto d’amicizia con la famiglia Parisi particolarmente con Ennio. Insieme ad un gruppo d’amici abbiamo trascorso delle serate e giornate indimenticabili specie a pasquetta quando ci riunivamo tutti per andare a festeggiare su a casa di Totonno alla Fontana. Teresa come tutti gli anni era presente anche quest’anno, pur sofferente era lì, insieme a tutti noi, a festeggiare la pasquetta mettendo da parte la sofferenza che l’affliggeva.
La scomparsa di Teresa lascia un vuoto nell’ambito della nostra cerchia di amici, sicuramente non si può dimenticare facilmente la perdita di una amica come lei.
A Salvatore e ai figli e a tutta la famiglia va il cordoglio mio e di tutta la mia famiglia.
Vito Favata