Attualità

In coda al “Premio Caletta”

di Francesco  De Luca (Franco)

 .

Per debito di riconoscenza vorrei sottolineare la presenza, al “Premio Caletta”, di alcune signore provenienti da Arbatax (Sardegna).

Sono venute per testimoniare come i ponzesi, emigrati su quelle coste per la pesca, vi  trasferirono le famiglie perché trovarono un ambiente accogliente e prosperoso. Grati a Ponza perché diede loro il mestiere, grati alla Sardegna perché quel mestiere lo ha fatto fruttare.

Con un certo disagio personale sono venute, le signore, per attestare che il legame con l’isola natale non va spezzato.
In verità  non hanno avuto né il tempo né l’opportunità, all’interno della manifestazione, di esternare quanto volevano, per i ridotti tempi dello spettacolo.

Le signore, fra le quali ho salutato la signora Musella, figlia di Francesca Iacono, sono rimaste contente di aver rivisto i parenti e i luoghi della loro infanzia. Ad esse va il plauso corale dei Ponzesi perché seguono con passione, anche da lontano, le vicende della nostra isola.

C’è da osservare ancora come di questo premio, Ponza può fare benissimo a meno. Accozza moda con folclore, politica con cabaret perché legato a fili che nulla hanno a che vedere con Ponza, i Ponzesi e le loro peculiarità.

Ieri aveva il clou nella presenza della Polverini  –  …ve la ricordate come presenziava giuliva insieme ai nostri Amministratori altrettanto giulivi? – ed oggi si arrampica su altri specchi politici. E sopravvive. Spero per poco perché penso che il tempo della politica culturale racchiusa nel “meglio cheste ca niente” sia finito .
C’è modo per accogliere idee ma ci deve essere anche il coraggio di dire NO a iniziative improvvisate.

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Premiazione di Aurelia Arba tessitrice sarda

Premiazione di Aurelia Arba, tessitrice sarda

Gruppo Folk di Tortolì

L’esibizione del Gruppo Folk di Tortolì

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