di Michele Rispoli
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Da anni vado dicendo che con le buone maniere non si può amministrare il Comune di Ponza.
Ponza, per salvarsi, deve essere amministrata con la denuncia dei redditi in mano.
Denuncia dei redditi di tutti: commercianti, albergatori, affitta-camere ed appartamenti, affitta-barche, noleggiatori, tassisti, prestatori di servizi, pontili, ristoranti, bar, ecc…
Il mare, specialmente il nostro, è una miniera d’oro.
Tutti abbiamo un progetto e tutti vogliono metterci le mani: amministrazione passate e recenti.
Dobbiamo essere attenti a non cadere nella trappola di concentrare le ricchezze in poche mani, come adesso, e caricare le spese, acqua e immondizia, sulle spalle dei ponzesi.
In poche parole ritengo che coloro che lavorano due mesi e ne vivono dodici fuori Ponza, in vacanza, dovranno accontentarsi di vivere dodici mesi, ma a Ponza.
Dicevo ci sono vari progetti o idee. La mia è questa:
I pontili dovranno essere regolamentati in modo tale che almeno il 10% del loro introito vada al Comune. Dico solo il 10%.
Oggi invece abbiamo che non solo è tutto guadagno ma addirittura c’è il paradosso che hanno proposto ricorso al TAR per non pagare l’immondizia.
Questo non va bene.
Io, socio di una associazione senza scopo di lucro pago l’immondizia sulla concessione demaniale. Cioè pago l’immondizia due volte: a casa e sulla barca.
La strategia dell’Amministrazione sicuramente porterà alla revisione delle concessioni ma è un discorso lungo e dispendioso: troppi ricorsi al TAR.
Una buona strategia, visto che è ancora accesa la società di servizio comunale, potrebbe essere quella do gestire sui pontili la diffusione dell’acqua, dell’energia elettrica e la raccolta dell’immondizia.
Incassi sicuri e controllo sul reddito dei pontili.
Forse con questa prospettiva i titolari di concessioni demaniali capiranno che il periodo delle vacche grasse è finito e volontariamente interverranno a riempire le casse comunali
vincenzo
26 Agosto 2013 at 21:15
De Andrè “Bocca di rosa”
……
Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.
Così una vecchia mai stata moglie
senza mai figli, senza più voglie,
si prese la briga e di certo il gusto
di dare a tutte il consiglio giusto.
E rivolgendosi alle cornute
le apostrofò con parole argute:
“il furto d’amore sarà punito-
disse- dall’ordine costituito”.
Michele Rispoli
27 Agosto 2013 at 07:30
Caro Vincenzo,
io ci ho messo la faccia ed ho detto cosa penso. Ora, dimmi cosa pensi tu.
Se vuoi, possiamo fare anche un dibattito pubblico dove io porto le denunce dei redditi della mia famiglia e tu quelle della tua…
“La lingua batte dove il dente duole!”.
Buona giornata a tutti i lettori di Ponza racconta
vincenzo
27 Agosto 2013 at 08:11
“Chi pensa profondamente sa di aver sempre torto, comunque agisca e giudichi”.
(Friedrich Nietzsche, Umano, troppo umano, 1878)
Tu mi sa, Michele, che non rifletti molto: sei contro l’amministrazione e poi dai suggerimenti non richiesti alla stessa. Tu pensi che l’assessore al bilancio che ti dice che non ci sono problemi di dissesto, non pensi a come fare a risanare i debiti pregressi?
Ma comunque invito il neo assessore al Bilancio a costituire una commissione bilancio e invitare il neo contabile Michele a collaborare.