di Michele Rispoli
Anche quest’anno come gli anni addietro, si è verificato la mattanza illegale di ricciole. Già denunciai l’anno scorso tale evento: – i meglie surd’ so chill’ ca nun vonne senti’.
La notte tra il mercoledì 17 e giovedì 18, a Palmarola, precisamente sul luogo marino detto: ’u ciglio ’i Vardella, profondità – 20 m., una cianciola, non ponzese, ha calato la rete ed in un solo colpo ha pescato decine di quintali di ricciole.
I pescatori debbono pescare, ma rispettando le leggi ed i regolamenti.
Per queste barche non esistono leggi; calano le reti dove vogliono e pescano quello che vogliono.
Se non vado errato non possono calare le reti ad una profondità di meno di -50 m.
Il pescato non arriva alle pescherie locali ma viene portato a Terracina, Napoli, Pozzuoli o Monte di Procida.
A Ponza i controlli per i pescatori locali, sono severi ed assidui.
Si guarda la specie, la grandezza, l’età ecc. Ciò avviene da parte dell’Ufficio Marittimo locale. I controlli si estendono anche ai ristoranti.
Però, la pesca illegittima alle ricciole non viene controllata e neanche ci si prova, a controllarla.
Illegittima perchè viene eseguita al buio, a luci spente ed ad una profondità non consentita, – 20 m. Con l’ausilio del sonar il branco viene individuato ed in meno di dieci minuti si compie il furto.
Sicuramente è difficile prevedere tale ladrocinio; bisognerebbe avere sentinelle fisse.
Molta colpa l’attribuisco anche ai pescatori sportivi ed agli appassionati di traina. Molti sono pescatori sportivi, alcuni invece, arrotondano la pensione o addirittura è per essi fonte di reddito in nero, sia per loro che per le pescherie o ristoranti a cui portano il pescato.
Questa mattanza estiva a mio modo di vedere si può eliminare con l’aiuto della Capitaneria di Porto.
I pescatori sportivi sanno quando arriva un branco di ricciole, e sanno le zone dove normalmente si fermano.
Sarebbe necessario fare un piccolo sacrificio con appostamenti notturni, magari con un mezzo veloce del locale Ufficio Marittimo, uno o due marinai, pescatori sportivi, e aspettare la cianciola che normalmente arriva.
Un piccolo sequestro con multa e le ricciole continuano a vivere, crescere e produrre.
Non possono essere penalizzati solo i pescatori locali, specialmente quelli addetti alla pesca del pesce spada, che sono costretti a gettare a mare pesci morti, tipo tonno, perchè non ne è ammessa la cattura.
domenico zecca
19 Luglio 2013 at 12:53
Condivido tutto lo scritto dell’amico Michele e spero in appresso di rendermi utile alla causa.
vincenzo
19 Luglio 2013 at 20:55
Caro Michele chissà cosa ne pensano i nostri pescatori
della tua esortazione alla capitaneria di porto di: ulteriori appostamenti notturni per “beccare” i pescatori forestieri illegali?
Come è possibile che la mattanza di ricciole non viene denunciata dai nostri pescatori?
Secondo te basta, veramente, un piccolo sequestro con multa e le ricciole continuano a vivere?
Io rimango estasiato quanto sento pronunciare con tanta semplicità risoluzioni definitive di tale portata.