La Redazione
Ponza racconta inizia oggi un nuovo appuntamento con i propri lettori, aprendo sulle sue pagine una ‘Finestra’ ad essi dedicata.
L’intento è quello di proporre di volta in volta un tema inerente la gestione della cosa pubblica a Ponza, sondare il livello di soddisfazione della popolazione e sollecitare allo stesso tempo idee e proposte al fine di migliorare tali servizi.
Per iniziare proponiamo un sondaggio sulla gestione della raccolta dei rifiuti a Ponza, vista l’imminente entrata in vigore della TARES, prevista, salvo proroghe, per il 10 luglio 2013. Ma vediamo cosa si nasconde dietro questo enigmatico acronimo…..
La nuova sigla prende il posto della TARSU (Tassa smaltimento Rifiuti Solidi Urbani), ma il cambiamento non riguarda solo il nome. Infatti, da tassa (o meglio imposta perché commisurata non alla potenziale attitudine a produrre rifiuti e quindi, al servizio prestato dal Comune, ma agli spazi occupati) per servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani domestici ed assimilati, si é trasformata prima in TIA (Tariffa Igiene Ambientale) ed ora in TARES (Tassa Rifiuti E Servizi) per coprire al 100% non solo la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ma anche i servizi comunali indivisibili (illuminazione, manutenzione strade, polizia locale ed aree verdi).
La base per il calcolo della tassa é sempre la superficie occupata, secondo parametri fissati da un regolamento ministeriale e i Comuni potranno intervenire con propri regolamenti per introdurre maggiorazioni ed esenzioni in base alla tipologia catastale ed alla zona censuaria degli immobili.
Il regolamento comunale dovrà, per quanto possibile, tener conto di aspetti generali e delle particolarità di Ponza quali, ad esempio, il reddito dei possessori, il possesso temporaneo, i rifiuti generati e i servizi indivisibili utilizzati dal turismo giornaliero e dalle imbarcazioni da diporto.
La TARES comporterà sicuramente un aumento della tassazione perché destinata a coprire l’intero costo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani e dei servizi indivisibili del Comune.
N.B. – Alle domande che seguono si risponde spuntando la voce prescelta; ovviamente in sistema non permette più risposte da parte dello stesso indirizzo.
Enzo Di Fazio
13 Giugno 2013 at 02:11
Fuori sede, ho letto con ritardo il pezzo inerente il sondaggio sui rifiuti.
Iniziativa molto interessante.
Pensavo che potrebbe essere utile rafforzare l’indagine via web con la distribuzione del questionario in forma cartacea, utilizzabile da chi non è pratico di internet o non va su Ponza racconta. Penso, per esempio, alle tante casalinghe che sono quelle che, alla fine, “gestiscono” i rifiuti.
Il questionario andrebbe distribuito attraverso dei volontari che potrebbero anche presenziare alla compilazione (più il tempo per spiegare che farlo)
Per evitare duplicazioni, il questionario cartaceo potrebbe riportare in testata: “Per chi non utilizza internet”.
Troppo complicato?
Sono dell’avviso che coinvolgere il maggior numero di persone in questo sondaggio e sensibilizzare ai problemi inerenti, possa tornare utile anche all’Amministrazione comunale.
Michele Rispoli
13 Giugno 2013 at 09:57
Ho partecipato con molto piacere ed interesse al sondaggio.
Tutti i pomeriggi è mia abitudine andare in campagna dove coltivo una piccolissima vigna. Dopo un’ora di lavoro mi fermo e vado a far visita ad un amico della zona che ama più la campagna coltivata che le strade cittadine. Scende in paese solo quando la moglie non gli compra le sigarette.
L’amico mi faceva notare che sul piano degli Scotti dove sono posizionati alcuni cassonetti, in quest’ultimo periodo, vengono svuotati due volte al giorno.
Ho messo, come si suol dire, l’orecchio a terra, ed ho notato che anche gli altri cassonetti dell’isola vengono svuotati con egual frequenza.
Per le strade della mia zona, gli altri anni, l’erbaccia dei bordi era la cornice; ora non c’è; certo ricrescerà, ma ora non c’è.
Com’è possibile? L’ aumento della tassa sull’immondizia sarà efficace in seguito, quindi con gli stessi soldi otteniamo un servizio migliore?
È possibile? Merito della Magistratura? Forse i nostri soldi, esposti al sole, come dice un maestro d’ ascia, non si squagliano più?