di Michele Rispoli
Ormai è di dominio pubblico il disastro della Stazione Marittima di Ponza.
La sentenza parla chiaro: DEVE ESSERE DEMOLITA.
Per ogni settimana e quindi mesi di ritardo il Comune di Ponza deve pagare una penale ai Tagliamonte – Vitiello.
Il Sindaco Vigorelli, con ogni sforzo possibile, cerca di evitare la demolizione. Purtroppo, come dicono alcuni politici a me avversi, le sentenze si eseguono e non si discutono.
La stazione marittima è stata costruita, credo, con fondi regionali, soldi nostri.
La demolizione invece, sarà a totale carico del Comune di Ponza, come pure il risarcimento danni.
Sempre con soldi nostri? Penso proprio di no.
Credo che ci saranno dei responsabili e quindi bisogna immediatamente individuarli e iniziare la procedura per il recupero dei capitali spesi e da spendere.
Le Amministrazioni che hanno voluto quel tipo di intervento sono totalmente responsabili del disastro? Il progetto avrà avuto un parere tecnico di legittimità? Il progettista ha concorso ad eseguire un progetto illegittimo?
Durante, credo, l’ultima amministrazione Balzano, il sig. Scotti Mario figlio di Fucà Ada, attuale concessionaria del bar della Stazione Marittima, presentò una proposta di costruzione di una Stazione Marittima (vedi frontespizio, in allegato .pdf : Stralcio catastale edificio proposto ).
Fu rigettata, forse con parere tecnico, perché “L’AMMINISTRAZIONE AVEVA ALTRI PROGETTI IN MERITO”.
Bel progetto.
In caso di demolizione, chi risarcisce la signora Fucà? Il figlio Mario aveva proposto un progetto legittimo.
Auguro al Sindaco, per il bene dell’Isola, di riuscire ad evitare la demolizione. Purtroppo la sentenza non lascia margini di dialogo o transazione.
Forse è meglio far intervenire la Corte dei Conti per il recupero dei capitali spesi e da spendere.
Non possono pagare sempre i cittadini.
Leonardo Pietroniro
27 Aprile 2013 at 18:49
Bello Michele, il progetto di Scotti Mario era legittimo perchè firmato da te??
Michele Rispoli
28 Aprile 2013 at 11:34
Caro Leonardo
la proposta presentata da Scotti Mario era ed è legittima perché mantiene le giuste distanze dai fabbricati circostanti.
Qualsiasi altro tecnico locale avrebbe mantenuto le giuste distanze urbanistiche, solo che non sarebbe passato.
L’intervento mi fa pensare che forse facevi parte dell’Amministrazione responsabile del disastro.
Mi auguro che il Sindaco riesca a risolvere il problema, ma subito dopo se ne aggiunge un altro.
In caso di successo, sicuramente ci sarà una contropartita con i Tagliamonte – Vitiello: E CHI PAGA?
Buona giornata a te ed ai tuoi, allora, colleghi di amministrazione.
Vincenzo
28 Aprile 2013 at 19:04
Leonardo, adesso la comunità ponzese ha anche questo problema: demolire parte della Stazione Marittima e comunque pagare il costo di un errore commesso da Amministratori. A pagare sono ovviamente i contribuenti. Si poteva fare meglio? Quali sono state le ragioni prima politiche e poi giuridiche che hanno prodotto questa struttura?
Questi sono i ragionamenti seri, non le difese d’ufficio non richieste.
Michele conosce la cosa anche perché era interessato, e allora qual’è il problema? L’amministrazione pubblica impedisce un progetto privato per un maggior interesse pubblico e poi che fa? Fa subire ai cittadini oltre al danno, la beffa di vedere la struttura pubblica demolita? Questo non va bene!
Questa storia è emblematica per spiegare un’altra polemica. Infatti, in questa storia entrano in gioco dei ponzesi (Tagliamonte – Vitiello) che devono difendere la loro proprietà da soli contro il POTERE PUBBLICO.
La maggior parte dei ponzesi, succede che abbozzano, ma c’è qualcuno che non ci sta e non solo sguinzaglia avvocati ma addirittura li guida passo passo! Alla fine la giustizia, quella terrena gli dà ragione e questi chiedono il risarcimento danni.
Bene chiedo ai perbenisti ipocriti di chi è la colpa? Chi è da condannare, il privato che difende la sua proprietà o il potere pubblico che non solo non sa fare l’interesse pubblco ma addirittura danneggia l’interesse pubblico e quello privato?