di Silverio Lamonica
Quest’anno abbiamo la “Pasqua bassa”, perché è fissata a fine mese (31 marzo), quindi soggetta ai “capricci” del tempo: “Marzo, nu poco chiove e natu ppoco stracque…” come il grande Di Giacomo osserva.
La Pasquetta, di conseguenza, si festeggia il 1° aprile, guarda caso si accavalla con “il pesce d’aprile” e tutti confidiamo che il tempo non faccia qualche “scherzo” poco piacevole.
Al logorio del tempo resistono però le gite fuori porta e le scampagnate. A Ponza sono proverbiali quelle ai Faraglioni, alla “Macchia ’u spalece” (la macchia dell’ asparago?), a Frontone, a Palmarola e, soprattutto, al Fieno.
Questo sito abbonda di antiche foto ricordo in proposito.
Sarà un’occasione preziosa, soprattutto per il nostro Sandro Russo, scoprire qualche altra “pianta furastera” e indicarla agli studenti che quest’anno si stanno cimentando nella messa a punto dell’erbario.
Ma a questi ultimi raccomando: niente compiti a casa, pardon… alla scampagnata. Che la Pasquetta sia un giorno di relax per tutti, tempo permettendo. Io me la immagino così:
Sui colli ormai fioriti e per le valli
ci riversiamo in tanti a far Pasquetta
fin dal mattino presto, in tutta fretta,
ben lieti percorriam li erbose calli.
Cogliam delle ginestre i fiori gialli
e ci sdraiamo sulla molle erbetta.
I ragazzetti al suon d’una cassetta,
sul prato improvvisan canti e balli.
Noi buongustai, sotto un pergolato,
di vin frizzante, fresco di cantina,
i calici beviam tutto d’un fiato,
gustando fave e torta pasqualina.
Sebben stonati, in coro e a perdifiato,
cantiamo a squarciagol: Piemontesina!
BUONA PASQUA E BUONA PASQUETTA A TUTTI!
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A quelli di Silverio Lamonica associamo gli Auguri della Redazione, a tutti i nostri Lettori e amici.