di Silverio Lamonica
E’ una data memorabile, senza ombra di dubbio, sia per i “fermenti politici”, ma soprattutto per l’incontro tra Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI.
Per descrivere i vari avvenimenti nei minimi dettagli, i giornali sono più “voluminosi”, le cronache televisive sconvolgeranno la struttura dei vari palinsesti. Non parliamo poi dei “blog” multimediali: ne apprenderemo delle belle! Io non mi prolungo, ciascuno saprà leggere “tra le righe” le varie notizie ed estrapolare le giuste conclusioni.
Io commento, a modo mio, tali avvenimenti, sperando – come sempre – di fare cosa gradita.
Che fine settimana scoppiettante:
del popolo la piazza brulicava
col solito capoccia che arringava:
“Senza di noi va giù tutto all’istante!”
Un po’ più in là un gruppetto, pur sbraitante,
bandiere rosse e gialle agitava.
E nella Val di Susa arrivava
un treno a cinque stelle sferragliante.
“Siam mica qui a far d’ogni erba un fascio
– il romagnolo già tessea le tele –
il filo a quelli là io mai lo lascio!”
In un Castello Sacro i due “Abele”
nella preghiera assorti: “Ma che sfascio –
l’un l’altro sospirava – è una Babele!”