di Vincenzo Ambrosino
Sig. Assessore,
questo scriveva la commissaria Agata Iadicicco sul Demanio Marittimo nella sua relazione finale.
“Settore Demanio Marittimo
Vista la già precaria situazione ambientale e di sicurezza in cui versa soprattutto il porto borbonico di Ponza, si è ritenuto doveroso, anche in relazione alla carenza del quadro regolamentare di riferimento, riattivare con specifica delibera d’indirizzo il processo di revisione del vecchio piano regolatore portuale, fermo dal 2004.
Con apposite conferenze di servizi, alcune delle quali interlocutorie, si sta favorendo la condivisione, tra tutte le Autorità competenti, del nuovo assetto da dare all’importante documento. Da questo, potrà scaturire, successivamente il nuovo “piano di zonizzazione” che consentirà una disciplina dell’intero settore improntata alla trasparenza e in linea con la normativa vigente.
Questo sarà possibile solo a seguito della verifica delle concessioni in essere, siano queste riferite ai punti di ormeggio o all’utilizzo degli arenili, o alle aree da destinare, finalmente, alle attività dei pescatori, con “catenario”, comprese quelle per il rimessaggio invernale (si veda a tale proposito il provvedimento emesso per la disciplina della sosta invernale).
Altra importante iniziativa è quella adottata per la verifica dei singoli titoli concessori, in particolare, per quanto attiene agli aspetti di adeguamento delle tariffe che, una volta applicate, porteranno benefici consistenti al bilancio comunale, visto il trend in continua crescita delle richieste di autorizzazione per le imbarcazioni da diporto.
E’ solo il caso di sottolineare come sia non solo opportuno quanto necessario proseguire nel solco degli interventi avviati se si pensa che un possibile “blocco”del settore determinerebbe, anche per l’approssimarsi della stagione estiva, una ripercussione negativa sull’economia dell’isola. Senza parlare, poi, della necessità di porre rimedio al disastro ambientale che grava sull’ecosistema marino (notevole quantità di corpi morti e di catenarie) e alle conseguenze negative sul patrimonio archeologico subacqueo. Non è un caso, difatti, che proprio su questi temi si sia soffermata l’Autorità Giudiziaria.
Degno di menzione, infine, per lo sviluppo della pesca, autentica vocazione isolana, sono stati i lavori preparatori volti alla costituzione del Gruppo di azione costiera per la partecipazione al bando “Fondo europeo per la pesca (FEP)”. L’iniziativa potrà consentire, fra I’altro, di accedere a finanziamenti per la valorizzazione con marchio DOP del prodotto proveniente dalla piccola pesca, vera eccellenza da esportare sulle tavole di tutto il mondo.
Deliberazione del commissario Prefettizio N. 6 del 29/02/2012
Oggetto: Delibera di indirizzo programmatico-attuativo in materia di demanio marittimo
1) Revocare il regolamento demaniale approvato con la Delibera di Consiglio Comunale n. 13 del 13.03.2010; riformularlo ex novo in conformità al Piano Regolatore Portuale vigente approvato con D.G.R. n. 225L del 03.05.83; riesaminare le concessioni e/o titoli rilasciati decretandone la validità o meno ai fini dell’eventuale nuovo rilascio; provvedere al rilascio di nuove concessioni in base ai principi comunitari.
2) Revisionare il P.U.O.C. (Piano Urbanistico Operativo Comunale – NdR) adottato con deliberazione di Consiglio comunale n. 3 del 15.06.2011 e il P.U.A (Piano di Utilizzo degli Arenili – NdR) adottato con deliberazione di Consiglio comunale n. 2 del 15.06.2011.
Brevi riflessioni
La Commissaria come d’altronde anche il Comandante Tomas avevano individuato il Piano Regolatore Portuale come l’unico strumento programmatico all’interno dell’ambito portuale. Per questo si stavano organizzando Conferenze di Servizio che non potevano non tenere in considerazione l’attuale offerta nautico-diportistica sviluppata dei ponzesi.
Una volta definitivamente approvato il Piano Regolatore Portuale – lo scrive la commissaria: “da questo potrà scaturire successivamente il nuovo “piano di zonizzazione” che consentirà una disciplina dell’intero settore improntata alla trasparenza e in linea con la normativa vigente”.
Nel breve tempo, scriveva ancora la commissaria, nella sua delibera di indirizzo programmatico ai punti 1) e 2): revocare il regolamento comunale e rivisitare sia il PUOC che il PUA .
La Commissaria non ha mai parlato di revoca del PUA e del PUOC ma di ‘rivisitazione’ di questi due strumenti pianificatori.
Faccio notare e sottolineo che l’attuale amministrazione si è di molto distaccata dal programma tracciato dal Commissario prefettizio, revocando sia il PUA che il PUOC. Cosa molto seria e già preventivata dalla Commissaria infatti testualmente scrive: “E’ solo il caso di sottolineare come sia non solo opportuno quanto necessario proseguire nel solco degli interventi avviati se si pensa che un possibile “blocco”del settore determinerebbe, anche per I’approssimarsi della stagione estiva, una ripercussione negativa sull’economia dell’isola.”
Io penso – ma ovviamente è il pensiero di tutti gli operatori della nautica – che sia opportuno fermarsi a riflettere e tutti insieme portare avanti le iniziative programmate dalla Commissaria. Penso che questa sia la via più saggia, nell’interesse dell’economia nautico-balneare dell’isola che rimane ad oggi l’unica offerta turistica dell’isola.