di Martina Carannante
Aria grigia e cupa, con grande sacrificio mi alzo dal letto, colazione e poi mi metto a studiare. Questo fine settimana sono rimasta bloccata a Formia per colpa del tempo incerto, spero proprio che questi giorni volino. Mi siedo a capotavola e inizio a ripetere: – “Dialettologia deriva dal greco dialektos, colloquio…. ”
La finestra si gonfia, tira un ventaccio!
Immagino Chiaia di Luna tutta bianca, la spiaggia quasi inesistente, le onde che s’infrangono sotto la montagna, non ci sono gabbiani appollaiati sulla battigia e neanche sui paletti di recinzione. Le boe gialle si abbandonano al movimento delle onde. Il vento spira forte, la polvere sottile si alza dalla montagna; Palmarola in lontananza sembra arrabbiatissima.
Il Porto è desolato, non c’è nave né aliscafo, solo le barche da pesca sono lì, ondeggiano leggermente. Il porto, quando tira ’u’ vient’ ’a fore è il posto più sicuro; quando spira il levante, invece, è posto più pericoloso!
Indelebile, nella mente dei ponzesi, é la levantata di fine ottobre 1997.
Avevo 5 anni, al mio risveglio papà era casa, pioveva troppo e non si poteva lavorare, il vento gonfiava la porta del balcone e le finestre, i miei utilizzarono i vasi di fiori per bloccare la persiana e non farla sbattere. Mamma mi portò giù da nonna, passando per dentro perchè come diceva sempre nonno: Cu’ ’stu viente ce vonne ’i prete ’ndi sacche!
Papà, uscito a far la spesa, di ritorno a casa ci raccontò che dopo il tunnel di Santa Maria non si poteva passare, le onde del mare arrivavano fin fuori la porta della Russiella, l’ accesso al porto di sotto era impedito, inondato. Da casa mia si vedevano le onde scavalcare la scogliera…
Il giorno dopo, la pioggia proseguì, ma il vento era un po’ diminuito. Mio papà mi mise in macchina e mi portò al Porto. Giù alla banchina la macchina aveva le ruote immerse nell’acqua, legni, scatole, vasi impedivano ancor di più il passaggio, molti uomini correvano avanti e indietro, cercavano di salvare le barche, di salvare il salvabile. L’ accesso alla caletta era impedito, con tutti i mezzi si cercava di tirare le barche a riva e di evitare ulteriori danni.
Di quella mareggiata oggi è rimasta solo qualche foto: della Ravia quasi sovrastata da un’onda bianca e la scogliera quasi inesistente. I miei ricordi, come si capisce, sono un po’ confusi, così decido di accedere a internet e fare una ricerca. Su youtube trovo un video di Rossano, proprio di quel giorno… Che emozione nel rivedere quelle immagini. Un brivido freddo mi attraversa.
Guardo di nuovo fuori dalla finestra; ha finito di piovere, il vento ancora tira forte, devo riprendere il mio studio, sperando di tornare presto a Ponza.
Propongo, però, di inserire questa data nel calendario storico di Ponza: il 29 ottobre 1997 la più forte levantata degli ultimi 16 anni!
httpv://www.youtube.com/watch?v=3X70whSu2cI