Attualità

Peppe Tricoli

 

 

di Paolo Iannuccelli

 

È scomparso oggi l’amico Peppe Tricoli. Improvvisamente. Siamo tutti increduli.

Le qualità, le maniere del comportamento di Giuseppe Tricoli, detto U’ Barone, sono sempre state apprezzate da tutta Ponza. Il suo modo impeccabile di vivere, l’onestà morale ed intellettuale, l’amore per la sua isola, erano palesi.

Peppe amava il mare, la navigazione, le barche, le crociere; di esse sapeva tutto, anche di un catamarano in partenza da Lipari, la bellissima isola dove soggiornavano i suoi avi, poi trasferitisi a Ponza nel 1800. Era felice di stare a contatto con una famiglia felice, con l’anziana mamma, con la moglie Lella, il giovane figlio Alfredo che ha appena cominciato gli studi universitari a Latina, proprio in Economia e commercio.

Quanti ricordi indelebili, ho perso un amico del cuore che non dimenticherò mai.

Ricordo i viaggi in auto tra Latina ed Anzio, le corse verso lo scalo per arrivare in tempo, la passione per i libri e la cultura, la politica, ma soprattutto l’immenso amore per Ponza, il nostro luogo del cuore.

Era affabile e gentile con tutti, specialmente con i suoi clienti dello studio di commercialista che aiutava in ogni circostanza, alzandosi alle 5 la mattina per imbarcarsi verso Formia, battendosi davanti a ogni giudice tributario.

La sua vita politica è stata contrassegnata dalla carica di vicesindaco con la giunta guidata da quel galantuomo di Franco Ferraiuolo, democristiano che si è battuto per il bene della comunità isolana. Peppe era un cattolico popolare, di quelli che si ispiravano ai valori di Giorgio La Pira e Giuseppe Dossetti.

Mi mancherai tanto, amico mio. A chi telefonerò la mattina presto per sapere notizie di Ponza? Eri un uomo caldo e positivo ma che al momento giusto sapeva trasmettere l’energia adeguata per affrontare i problemi. Quindi positività, tranquillità con fermezza. Anche l’uomo più sicuro può essere soggetto a critiche ed osservazioni, fa parte della vita. Peppe le accettava. Addio ponzese tra i ponzesi, il più ponzese tra i ponzesi. Ti sia lieve la terra.

 

Associamo al ricordo di Paolo Iannuccelli, il cordoglio della Redazione tutta di Ponza racconta, di cui è stato collaboratore e amico.

Addio Peppe

 

10 Comments

10 Comments

  1. Francesco Ambrosino

    22 Dicembre 2012 at 18:45

    Questa fine d’anno porta con sé un ulteriore fardello di mestizia e di senso di impoverimento culturale, sociale, politico, nella nostra amata isola.
    Sarà stata la profezia dei Maya o la malasorte, tant’è che questo 2012 ci lascia questo senso di impoverimento facilmente dimostrabile e da tutti percepibile.
    Figure simbolo, persone autorevoli, perfettamente rappresentative e di spessore umano considerevole, ci hanno lasciato, trasferendoci quel senso di sbandamento e di disagio profondo.
    Non amo molto la retorica o le frasi di circostanza, ma questo è quello che oggi, la prematura scomparsa di Peppe “U Barone” evoca in me.
    Cordoglio sentito a tutta la sua famiglia

  2. Giovanni Conte

    22 Dicembre 2012 at 19:28

    Cosa si può dire davanti a notizie come questa. Dopo la prematura scomparsa di Ciro Vitiello, da me vissuta in prima persona, sono letteralmente sconvolto, non solo per la popolarità del personaggio, ma anche e sopratutto per il rapporto personale che c’è sempre stato tra me e lui e la sua famiglia. Mi parlava spesso di quando, lui vicesindaco e mio padre presidente della pro-loco, fantasticavano sulla costruzione di un pontile per l’attracco di navi da crociera, oppure di quando impose sempre da vicesindaco la divisa ai tassisti. Non aggiungo altro, solo le mie più sentite condoglianze alla famiglia.
    P.s. Da ricordare che Peppe è stato socio fondatore e primo presidente dell’associazione musicale “Isola di Ponza”

  3. susy scarpati

    22 Dicembre 2012 at 19:44

    Peppe era sempre presente su ciò che riguardava la nostra isola: discreto, attento osservatore, entusiasta dell’isola e del suo mare… molteplici i suoi interessi e sempre fattivo il suo impegno: il suo studio è stato sempre a disposizione della collettività. Amava in modo viscerale la nostra terra: quante chiacchierate su Palmarola, quante serate trascorse insieme per il sociale… Un sincero e sentito cordoglio alla famiglia.

  4. Stefano Tricoli

    22 Dicembre 2012 at 22:42

    Caro Giuseppe,
    È con somma commozione che mi ricordo di Te, quando sono venuto il primo giorno a lavorare con te, mi hai trattato come un figlio, poi mi sei venuto a trovare quando facevo il militare in aeronautica a Latina.
    Ieri ci siamo fatti una bella chiacchierata e poi ahimé questa mattina mentre stavo a Santa Maria ho visto passare l’autoambulanza che correva verso il poliambulatorio, non avrei mai immaginato che dentro c’eri tu.
    Purtroppo il tuo volo (prematuro) lascia un vuoto nella vita sociale di Ponza e nella tua famiglia.
    Un abbraccio forte.
    Stefano

  5. Leonardo Pietroniro

    22 Dicembre 2012 at 23:01

    Un uomo buono, intelligente, sempre disponibile e lo faceva sempre con il sorriso e con discrezione, se ne trovano poche di persone cosi… Quando ero in amministrazione lo frequentavo spesso, un po’ per lavoro e un po’ per problematiche amministrative comunali ed era veramente un piacere discutere con lui. Ponza ha veramente perso un pezzo di se stessa, rimarrà sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti, mi sento fortunato di averlo conosciuto e allo stesso tempo sento un vuoto dentro per averlo perso improvvisamente… Ciao Peppe!!!!

  6. Enzo Di Giovanni

    23 Dicembre 2012 at 00:13

    Di solito quando ci lascia un amico si dice “siamo tutti più poveri”.
    Di solito sono parole di circostanza.
    Stasera, nella desolazione di una Ponza sempre più deserta, questa verità invece la si taglia a fette.
    Peppe aveva una qualità rara a Ponza: era una persona semplice, quasi umile, schiva.
    Tra tanti personaggi che spesso urlano a vanvera, che sgomitano per mettersi in mostra, lui si distingueva per la pacatezza dei toni, per la sobrietà: proprio lui che invece di argomenti ne aveva a iosa, e non solo per le problematiche, attualissime, dei trasporti di cui era senza alcun dubbio il maggior esperto locale.
    Spesso mi capitava di passare da Peppe “5 minuti” nel suo studio. I cinque minuti significavano almeno due ore di prosa corrosiva, a 360 gradi. Due ore che appunto sembravano cinque minuti, tanto era piacevole, e stimolante, e acuta, la conversazione.
    L’ultima volta è stato qualche giorno fa.
    Idee, nuovi progetti, con la solita testardaggine di non arrendersi, di continuare a lottare per la nostra terra.
    E oggi, all’improvviso, il filo si è spezzato.
    E’ difficile anche solo pensare, stasera.
    Ciao Peppe, amico mio, amico di tutti.

  7. polina ambrosino

    23 Dicembre 2012 at 01:31

    La morte fa soffrire i vivi. La perdita definitiva di chi amiamo è un dolore che non può essere curato. La vita, però, ci obbliga a mettere un piede davanti all’altro e a continuare il nostro cammino, non c’è scelta. E ciò che ci permette con coraggio di andare avanti è la certezza che questa è la volontà di chi ci ha lasciato: mai chi ci ama vorrebbe il nostro male, il nostro annientamento. Chi ci ha amato è con noi poichè ciò che abbiamo condiviso niente e nessuno ce lo può togliere, nemmeno la morte, implacabile sorella di tutti noi. Ciao Giuseppe.

  8. Giuseppe Mazzella di Rurillo

    23 Dicembre 2012 at 12:42

    Desidero manifestare il mio cordoglio per la morte improvvisa di Giuseppe Tricoli. L’ho conosciuto ad Ischia nell’ ottobre 2010 quando venne con Franco Schiano alla presentazione del video e del reportage “Ventotene l’ isola di Altiero” che realizzammo Gianni Vuoso ed io dopo “Il viaggio di Mattia”.
    Era molto interessato al progetto – culturale ed economico – del Distretto delle Isole Napoletane da Capri a Ponza. La direttrice della Biblioteca Antoniana – la più grande ed interessante dell’isola d’Ischia, la più antica e quella carica di libri antichi sulle isole partenopee e ponziane – mi riferì lo scorso anno che Peppe Tricoli aveva inviato per posta la ristampa del libro del suo omonimo antenato sulle ponziane affinchè fosse presente in Biblioteca.
    I sognatori si portano con loro i loro sogni ma qualche volta li lasciano per testimone a chi sopravvive.
    I sogni di Peppe Tricoli per un sistema delle isole napoletane continuano in noi.
    Gli sia lieve la terra.

    Giuseppe Mazzella di Rurillo

  9. Maurizio Appicelli

    6 Gennaio 2013 at 18:35

    Voglio esprimere il mio cordoglio per la scomparsa dell’amico Peppe.
    E’ rimasto un vuoto anche nella comunità di Ventotene tra chi l’ha conosciuto e apprezzato per le sue doti umane.
    Maurizio Appicelli

  10. Alessandro Guerrieri

    29 Maggio 2013 at 10:17

    Ho conosciuto Giuseppe quasi 30 anni fà e l’ho incontrato poche volte ma mi è bastato. Tornare a trovarlo e parlare con lui era un motivo validissimo per tornare a Ponza.
    Un abbraccio alla sua famiglia.

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