Commento alla “Lettera aperta di Francesco Ferraiuolo”
di Antonio Mazzella
Sono Antonio Mazzella e scrivo a Francesco Ferraiuolo perché mi chiama in causa nella sua “lettera aperta”.
Due cosine subito subito:
A – più che firmarmi con nome e cognome come devo identificarmi ? Dicendo a chi so’ figlio ?
E questo aggiungerebbe o toglierebbe qualcosa al giudizio che do’ sulle sue capacità politiche ?
Appena lo incontro lo saluto a voce. Giuro: lo farò.
B – “ burocrate senz’anima” è un mio giudizio sul politico Ferraiuolo. Può essere fondato o no.
Non è un’infamia. I giudizi si montano e si smontano con gli argomenti.
Gli argomenti da lui presentati a difesa ( di cosa ? non so ), confermano la qualifica di burocrate, per il taglio della risposta: rimandi, riferimenti, proposte, inviti. Ma confermano pure il “senz’anima”, perché non presentano nessun atto concreto, gesto vitale.
Il giudizio non è dispregiativo, come lo ha letto Ferraiuolo, semmai non è di lode. Ma questa se la dovrebbe guadagnare lui, Ferraiuolo stesso, facendo una opposizione non da “ teatrante “ (come giustamente dice di non fare ), ma da primo attore e avrà la lode da tutti i ponzesi.