di Francesco Ambrosino
Da più parti si richiedere maggiore collegialità, partecipazione, confronto, scambio di idee e di opinioni all’attuale Amministrazione Comunale.
Lo auspicano Vincenzo Ambrosino, lo chiedono i membri dell’associazione culturale La Priezza, lo invocano i vari rappresentanti delle categoria economica dell’isola, lo si legge sui vari siti internet e social networks, ma è oltremodo evidente che questa Amministrazione Comunale, pur navigando in mari tempestosi e brulicanti di pesci famelici, non ha mai chiuso le porte a nessuno. Ne sono testimoni i tanti, tantissimi cittadini ponzesi che quotidianamente non possono che costatare questa sicura e indubitabile differenza rispetto al passato.
Chiunque lo voglia sa benissimo che ogni giorno dalle 08.00 alle 14:00 può andare in Comune e trovare un rappresentante di questa Amministrazione che lo accoglie e dove è possibile, compatibilmente con le prerogative amministrative, lo aiuta a risolvere le proprie problematiche o lo supporta con consigli e suggerimenti .
Non è mai capitato che Il Sindaco o il suo Vice, si siano sottratti ad incontrare rappresentanti di cittadini, associazioni o altro , che richiedevano un incontro per parlare di problematiche più o meno calzanti e prioritarie. Con questa Amministrazione Comunale si è adottato da subito il protocollo elettronico, un sito internet più ricco di informazione e più intuitivo nella fruizione e da ultimo, anche dell’albo pretorio on-line , sempre nell’ottica di garantire alla cittadinanza massima trasparenza e collegialità.
Ben vengano quindi i richiami alla condivisione e alla pluralità delle decisioni, che ovviamente accettiamo, che facciamo nostre e che laddove fossero carenti, tenteremo di migliorare ma è evidente che questa ricerca di coralità deve essere stimolata e proposta e non può essere una lamentazione virtuale senza opportuno riscontro fattivo.
Evidenzio che questa Amministrazione Comunale, composta per la totalità dei suoi componenti (almeno di consiglio), da cittadini provenienti dalla società civile, poco introdotti nelle dinamiche della politica locale, non può e non vuole dimenticare ciò di cui si lamentava lei stessa fino a qualche mese fa, e cioè tra l’altro, di una scarsa collegialità e di una chiusura totale delle passate amministrazioni. Con questa consapevolezza voglio tranquillizzare tutti coloro che richiedono maggiore partecipazione e coralità.
Ritengo in conclusione, che con il nostro impegno, la quotidiana dedizione e la certa e gradita partecipazione, unita anche ad pizzico di sano orgoglio, possiamo smentire queste ingiuste lamentazioni di chiusura o arroccamento.