di Vincenzo Ambrosino
Io ringrazio La Priezza per aver organizzato la manifestazione contro la Laziomar! Bene molto bene ha unito il popolo di Ponza contro la Laziomar e la Regione Lazio.
Monia Sciarra con il suo Comitato Rinascita Ponzese, ha ricordato che l’anno scorso ha raccolto 1500 firme proprio contro la eliminazione della doppia corsa e sempre con il suo movimento ha animato le manifestazioni a difesa dell’autonomia scolastica e del diritto allo studio.
La Signora Mazzuferi, in questi giorni, ci porta a conoscenza di una sua odissea sanitaria: il marito gravemente malato non è riuscito ad avere l’assistenza dell’eliambulanza ed il giorno dopo da sola con la sua agonia familiare è dovuta partire per portare il marito in ospedale.
Mi chiedo a quando la manifestazione contro la malasanità?
La scuola vive la sua falsa autonomia amministrativa, con un reggente troppo lontano e con una segreteria amministrativa che è retta da funzionari che l’anno scorso avevano tutt’altri compiti nella scuola ma certamente non quelli di segreteria.
L’anno scorso abbiamo fatto una manifestazione per mantenere l’autonomia scolastica, quest’anno dovremo farla affinché questa autonomia sia reale e non solo di facciata?
Beniamino della Priezza ha detto che la sua associazione ha deciso di occuparsi non solo di spettacolo ma anche di problemi sociali e noi di questo ne siamo felici; ma lo stesso fa il Comitato di Monia.
Alle Forna un comitato di Cittadini, si è riunito già più volte, per discutere delle varie emergenze.
Ma lo stesso fanno i professori, che non possono occuparsi solo di didattica ma anche di organizzazione, di rapporti con le istituzioni scolastiche provinciali e regionali e poi devono pensare a incoraggiare i genitori a resistere, a motivare i giovani nell’ organizzare il loro tempo libero.
“Questa sera abbiamo dimostrato di essere popolo e dobbiamo sempre dimostrare di esserlo”: ha concluso Assunta Scarpati.
Cara Assunta: a chi e perché dobbiamo dimostrare di essere un popolo unito?
Popolo di residenti invernale, quanti ne siamo?
Per l’anagrafe siamo circa 3500 ma realmente, da questo periodo in poi, quanti ne siamo rimasti ad occuparci di quotidianità?
Vi dico questo per farvi avere una nuova consapevolezza: i residenti che soffrono di collegamenti, di sanità, di disservizi, di abbandono invernale devono essere riconosciuti e tutelati dall’amministrazione comunale nelle nuove scelte politiche da programmare. Non basta manifestare, essere presenti e uniti ma bisogna farsi riconoscere come categoria sociale in via di estinzione per cui da tutelare e proteggere dalle istituzioni a cominciare dall’amministrazione comunale.
Le isole minori come Ponza, si tutelano salvaguardando la residenza. Contro l’esodo invernale, contro lo spopolamento bisogna che l’Amministrazione Comunale al primo punto di ogni sua iniziativa politico amministrativa metta la R.P.S. (Residente Protezione Speciale).
E’ grazie alle ditte edili di Ponza, residenti a Ponza in questo periodo che il Sindaco ha potuto pulire le scuole. Ma queste ditte per sopravvivere devono poter continuare a fare impresa.
E’ solo con i commercianti invernali che l’amministrazione potrà programmare un’estate migliore.
E’ con le associazioni ambientali o culturali che vivono tutto l’anno a Ponza che il Sindaco potrà pulire i sentieri o prospettare un recupero archeologico o organizzare un museo.
Gli animatori per Il tempo libero, lo sport per i giovani, il Sindaco li deve cercare e trovare tra i residenti invernali.
E poi è per questi residenti che il Sindaco dovrà programmare uno sviluppo turistico e con essi che dovrà cercare soluzioni.
L’ambiente, per esempio, si salvaguarda non istituendo le ZPS ma coinvolgendo i cittadini residenti in un’opera quotidiana di recupero e valorizzazione, tenendo in seria considerazione delle esigenze di lavoro e ricreative dei residenti.
E’ chiaro che vivere in un’isola costa tanti sacrifici, ma chi ha scommesso malgrado tutto, di vivere consapevolmente questi disagi, deve fidarsi della propria AMMINISTRAZIONE COMUNALE: insieme, (Amministrazione e Cittadini residenti invernali) si lotta contro la Laziomar, contro la Regione dei Fiorito, contro la malasanità o la falsa autonomia scolastica e solo insieme si migliora la qualità della vita dei residenti e si offre a tutti i ponzesi sparsi per il mondo e ai turisti una nuova isola.
I cittadini vogliono lottare, scendere in piazza, continuare a manifestare per migliorare la loro qualità della vita ma lo vogliono fare: o guidati dai loro rappresentanti in amministrazione o contro di essi, non ci sono alternative, al contrario continueremo a vita a ululare alla luna le nostre quotidiane vicissitudini.
Vincenzo Ambrosino