L’isola di Ponza è priva di benzina, nafta e bombole per il gas, una situazione gravissima. I mezzi delle compagnie Snip e Snap non ricevono i contributi regionali da diversi mesi, grosse somme che incidono profondamente sul bilancio e non permettono il pagamento degli stipendi ai marittimi. I responsabili delle due società ponzesi, per protesta, hanno deciso di agire duramente contro l’atteggiamento della Regione Lazio, creando un caso nazionale. La popolazione è, quindi, in grande difficoltà, non si riesce a vivere serenamente, a condurre una vita normale. Guido De Martino, uno dei soci delle compagnia, ha interessato la Regione, Prefettura, Comune di Ponza, senza ottenere risposte certe. <Sono mesi che ci battiamo per fare valere i nostri diritti – dice – ma non riceviamo ascolto, ci ignorano, siamo davvero stanchi, solo parole al vento>. Nei prossimi giorni anche la centrale elettrica, rifornita a nafta, potrebbe avere problemi ad erogare l’energia. Il vicesindaco Giosuè Coppa sta analizzando la situazione: <Ho ricevuto
le lamentele della Snap e Snip, mi sono rivolto alla Regione, mi hanno riferito che non hanno fondi disponibili, siamo nei guai seri. Anche i collegamenti scarseggiano, da oggi la nave Quirino va in bacino, sarà in navigazione solo la Tetide, con una corsa giornaliera, una vera e propria odissea. Abbiamo inoltrato alla Laziomar proposte alternative e sensate, attendiamo risposte favorevoli che debbono arrivare immediatamente>. Le parole di Coppa sono eloquenti, a Ponza non ne possono più. Tony De Simone, un giovane di Le Forna che viaggia in motociclo, è disperato: <Non so come recarmi al lavoro, io assisto degli anziani, è assurdo quello che sta accadendo. Noi isolani meritiamo maggiori attenzioni>.
Paolo Iannuccelli