di Assunta Scarpati
E’ l’imbrunire e si avvicina la Notte….è già in cammino da lontano,stà oltrepassando il sole e porta con sè una voce…..
Il Mare le corre incontro,vuole sapere….ma è triste e sconcertante la notizia che ora reca con sè. Il dolore che prova si trasforma in onde…chiama a sè il Libeccio e insieme corrono,rabbiosi e increduli, verso l’ISOLA…devono fare in fretta….
Il colosso impetuoso,infrangendosi sugli scogli,sui faraglioni, libera la sua voce con un canto sommesso, cupo che racchiude amarezza e dispiacere…..Libeccio alza e porta con sè quelle note amare spargendola su tutta l’Isola….
Il Mirto, le Ginestre, i Guastacetti increduli catturano nell’aria quelle note e le Canne con sibili e tentennamenti annuiscono che è vero e con la forza che hanno spingono per far si che la notizia arrivi al Bosco più in alto…..
Al Bosco la notizia è arrivata: gli Alberi con i rami e le foglie mestamente salutano il Tramonto che, prima della Notte, ha dato loro l’ambasciata regalando il suo saluto ed il suo addio con i colori più belli che possiede…..
Dalla Grotta dell’Acqua a Tramontana….
Dalla Cattedrale alla Forcina…
Da Vardella alla Piana del Viaggio…
Dalla Porta Ranna ai Vricci….
Il rumore del dolore è arrivato dappertutto…
L’ISOLA si è avvolta nel nero della Notte e chiede al Cielo pioggia sottile e rinfrescante per alleviare il suo dolore e, con voce mesta, chiede a tutti gli elementi di alzare un’ode che possa arrivare fino all’infinito per salutare Ernesto,suo figlio prediletto….
E in quel momento dal Faraglione di S.Silverio brillano più forti le luci: la melodia è arrivata in cielo e cosi anche Tu godi dell’ultimo saluto della tua cara, amata adorata Isola….
Assunta Scarpati
CIAO ZIO ERNESTO…..