a cura di Silverio Lamonica
Alfonso d’Aragona, re di Sicilia, nel luglio del 1435 cercò invano di conquistare Gaeta difesa eroicamente da Francesco Spinola che combatteva agli ordini di Renato d’Angiò, re di Napoli.
Il 7 Agosto di quell’anno la flotta della Repubblica di Genova (che allora dipendeva da Filippo Maria Visconti, duca di Milano) incrociò nelle acque di Ponza la flotta aragonese.
Re Alfonso cercò di impedire ai genovesi di soccorrere Gaeta, assediata dagli aragonesi. Ne sortì la battaglia vinta dai genovesi al comando di Biagio Assereto.
Alan Ryder, storico inglese, ne fa una descrizione dettagliata nel saggio “Alfonso il Magnanimo”, Oxford 1990, di cui si propone un ampio stralcio nella traduzione di Silverio Lamonica.
Dal poema celebrativo delle gesta di Biagio Assereto (ammiraglio della flotta genovese)
O Ponza, tu sempre sarai ricordata
per questa crudele tenzon sanguinosa,
avrai rinomanza d’eterna durata,
fra l’isole tutte sarai tu famosa.
Fu in te che gridaro con voce paurosa
entrambi gli stuoli “Battaglia, battaglia!”
La vista che senza l’orror che attanaglia
poté contemplarla fu maschia e animosa.
Antonio Astesano (poeta di Corte); 1436
(Da: Giulio Vitiello – Ponza, brevis insula, brevis historia – Ed. Fossataro Cagliari 1974; pag. 118)
Seguiranno, nelle prossime puntate, pagine scelta dalla traduzione del Saggio di Alan Ryder
Silverio Lamonica
[La battaglia navale di Ponza del 1435 (1) – Continua]