di Franco De Luca
È difficile commentare la quotidianità di Ponza in questo scorcio d’estate.
Se si mettono in rilievo le manchevolezze dell’Amministrazione Comunale (quelle endemiche e quelle recenti) si è zittiti dal fatto che il nuovo Consiglio si è insediato or sono soltanto due mesi; il pregresso trovato inevaso è scottante (visti i precedenti dell’Amministrazione uscente), aggrovigliato (per le incompetenze presenti), urgente (perché l’estate a Ponza dura meno di tre mesi). E dunque la tolleranza è d’obbligo.
Se si evidenziano le carenze del “sistema estate” in Ponza (il differenziale monetario fra le richieste del turismo attuale e le offerte presenti), si è dileggiati dai compaesani, che già soffrono del tam tam mediatico, tutto sfavorevole all’immagine ‘Ponza’.
Spontaneo viene il suggerimento: si parli di ciò che qualifica positivamente la villeggiatura sull’isola!
Cosa che è possibile perché Ponza offre, oltre alla bellezza naturale delle coste, sue e delle sue sorelle, anche uno stile di vita riposante, ben disposto.
Ma il godimento di una simile vacanza va necessariamente messa in relazione con i costi. Perché fare vacanza, oltre ogni considerazione teorica, ha connaturata una dimensione economica, ossia un dare e avere, non escludibile.
Per cui ineluttabilmente si cade nella morsa delle comparazioni. Che non sono favorevoli per il “sistema estate Ponza”. E allora ?
Allora è prudente sospendere ogni giudizio, ogni comparazione. Sospendere per non turbare l’andamento generale che, oggi, e fino a termine estate, procederà in modo istintivo, informale. Queste procedure però, poiché non sono programmate, non sono nemmeno influenzabili.
Insomma siamo come sempre, nelle mani del caso. Il quale può essere soltanto auspicato, e null’altro (speriamo che il tempo tenga, speriamo che il flusso dei turisti prosegua e così via).
Questa consapevolezza esigerebbe una diversa “politica turistica”, che implichi il Pubblico e il Privato, che si esprima in un Piano programmatico, e che veda un concerto fra le categorie commerciali.
Che l’inverno ci veda all’opera !
Francesco De Luca
arturogallia
11 Agosto 2012 at 09:00
Poiché il “sistema estate” non è più sufficiente, perché non pensare ad un “sistema Ponza” che duri più della sola estate? Forme di destagionalizzazione turistiche sono state applicate altrove con successo e a Ponza le risorse alternative – o complementari – al mare ci sono o si possono creare.
Certo, serve il supporto dell’amministrazione e l’intervento dei privati e, certo, non si vedrebbero i risultati economici nell’immediato ma nel lungo periodo, ma con indubbi vantaggi…