di Gianfranco Trombetta
Ho letto sul libro di Giulio Vitello “Ponza brevis insula… brevis historia”, anno 1974, un “elenco sinottico della flotta pontiana” tra gli anni 1900-1939 e delle due barche di proprietà di mio nonno, Silverio Mazzella.
La prima barca era un cutter di nome S. Giuseppe L. stazza 26,75 data iscr. 15.05.1905, proprietario Mazzella Silverio.
La seconda era una tartana di nome Nuovo Filippo stazza 22,59 data iscr. 06.03.1908, proprietario Mazzella Silverio.
Chissà che fine avranno fatto… Sicuramente saranno state tirate a secco sulla spiaggia di Santa Maria e poi..? la fame, la guerra… sono sparite…
Le barche venivano usate per trasporto materiale di ogni genere (formaggi, lana, carbone ecc.) tra Ponza e la Sardegna, e chissà quante ne avranno viste!
Mio nonno era Silverio Mazzella, nato a Ponza il 3/9/1876 e morto a Ponza il 3/3/1941, sposato il 28/01/1904 con Anna M. Mazzella, nata a Ponza 24/10/1881 e morta a Ponza 16/11/1946.
Abitavano dietro l’Hotel Mari, Palazzo Gambardella o Bagno Vecchio alla via detta Punta, alloggio acquistato da mio nonno nel 1926 dal sig. Vincenzo Piro di Napoli.
Mio nonno aveva come soprannome ‘Bancherrotta’ e ringrazio il maestro Ernesto Prudente che qualche anno fa, mentre ero nel suo bar, mi parlò molto bene di lui; mi disse che la domenica sulla piazza del Comune vestiva sempre con giacca e cravatta e lo ricorda ancora.
Il soprannome di ‘Bancherrotta’ – mi hanno riferito – potrebbe essere riferito al fatto che mio nonno riparava anche le barche rotte presso la falegnameria di Laddomada vicino la centrale elettrica, perciò ‘Barcherrotta’.
Il tempo è passato e, come rammentate voi di Ponza racconta… per non dimenticare ricordiamo il passato.
Ciao nonni miei!
Gianfranco Trombetta