di Lino Catello Pagano
Volano, come libellule le vele sul mare,
solcano le onde come le rondini sul lago per bere,
tra i flutti lontani spariscono e riappaiono
vele colorate gonfiate dal vento, come palloncini
Vele che salgono e scendono, randa, fiocco, latina,
la terra è sempre più vicina, ‘ammaina’, ‘alza’ son le voci
di chi incalza a fare sempre più veloce soltanto con
il timbro della voce, ‘lasca’, ‘agguanta’, ‘molla la cima’.
Quanta fatica, ingombro di cime affollano il ponte
i marinai intenti ad issare fiocchi, che veloci sugli stralli allineati al bompresso, posizionate al vento audace,
fa cazzare la randa, il boma che tira, e al vento risale.
Si gareggia con la vela per ricordare i tempi passati,
di marinai e nocchieri, per ripensare ad ieri,
un’isola nel vento, gli passi vicino per ricordare
un Amico, Giovanni Verbini, per tutti Jepson.
Lino Catello Pagano