Proposta di Lina Raso
Gianni Silvestri
(nato a Ponza e morto a Latina il 16 luglio 2009)
Ha firmato come scenografo o arredatore capolavori come “Novecento”, “La Luna”, “L’ultimo imperatore”, “Pasolini – Un delitto italiano”, “Il tè nel deserto”, “Io ballo da sola”, “L’assedio”, “Melissa P.”, “Il dolce rumore della vita” e “Italian Dream”. Ha lavorato con i più grandi artisti del cinema mondiale: da Depardieu a Dominique Sanda, da De Niro a Burt Lancaster, da Laura Betti e Donald Sutherland, da Francesco Storaro a Peter O’ Toole.
Gianni aveva lavorato anche per il teatro mettendo in scena nel febbraio del 2005 al Téatre de Galliffet di Parigi “Aldo Moro, una tragedia italiana” di Corrado Augias e Vladimiro Polchi per la regia di Giorgio Ferrara. Nella recensione che ne fece “Repubblica” si legge: “La contrapposizione tra l’isolamento di Moro, interpretato da Paul Barge, e l’acceso dibattito che si svolge nella società è sottolineata anche dal dispositivo scenico ideato da Gianni Silvestri grazie ad un’essenziale struttura metallica che evoca la minuscola prigione entro cui è rinchiuso quasi immobile il prigioniero”.
L’opera è stata poi portata all’Eliseo di Roma e in molti altri teatri italiani. Nel 2010 il Festival dei due mondi di Spoleto gli ha conferito il premio SIAE alla memoria
[Biografia a cura di Gino Usai]