di Franco De Luca
Al di là delle divisioni elettorali, che finiranno presto di lacerare i ponzesi, c’è la vita dell’isola e sull’isola che preme migliorare. Non soltanto per me ma credo per i tantissimi che oggi discutono sul voto da dare e che domani si incontreranno insieme a condividere le condizioni delle comunicazioni marittime, della scuola, delle norme demaniali e così via.
Insomma al di là delle immediate e temporanee divergenze ci accomuna la vita insieme. I suoi aspetti problematici si conoscono, sono evidenziati e, in diversi modi e sensibilità, si sono ipotizzate soluzioni. Non ne parlerò.
Ma una sottolineatura a margine vorrei proporla. Non abbisogna di finanziamenti aggiuntivi, non di appalti capziosi nè di contratti, ma soltanto di aperture, di disponibilità concreta.
Riguarda il permettere alle forze culturali (scuola – associazioni – società civile) di manifestarsi, di esprimersi, di gratificare il loro impegno con la comunicazione pubblica.
E’ stato deprimente, e lo è tuttora, vedere come la cultura isolana deve alimentarsi nel chiuso delle case, se non dei soppalchi o dei depositi.
La valorizzazione di quanto proviene dalle nostre radici è il primo passo per il rafforzamento dell’identità culturale. Il primo passo.
Il secondo sarà l’ampliamento alle relazioni col mondo culturale nazionale ed europeo. Il secondo passo.
Il primo riguarda il potenziamento dell’autostima, per cercare percorsi creativi propri, autentici, originali.
Abbiamo assistito a improvvisate trovate pseudoculturali nelle nostre estati, penose.
L’estate è la vetrina, ma l’inverno è la fucina.
Penso che al di là delle divisioni elettorali, la vita dell’isola e sull’isola ci accomuni in una sintonia di intenti.
Francesco De Luca