di Silverio Lamonica
Auguri a tutti.
E’ un anno che collaboro con “Ponzaracconta”. Esordii con “L’uovo di Pasqua” l’11 aprile 2011 (…ma chi se ne… dirà più d’uno) però per me è importante, perché durante questo annetto mi sono reso conto che questo sito sta amalgamando sempre più persone di “buona volontà”. E’ vero, ci sono molti interventi dal tono un po’ “amaro”, specie per quel che riguarda la situazione “sociale” dell’isola. Si avverte l’atavica improvvisazione e il solito arrivismo, in modo particolare ora che, oltre alla Pasqua – che significa “passaggio” – si approssima la “scadenza elettorale” (anche questa, a modo suo, è un “passaggio”). Ma come dar loro torto?
In questo sito, almeno io, mi sento tra amici, e – ogni giorno che passa – aumenta in me la sensazione che le cose a Ponza potranno migliorare: lo avverto soprattutto dal fatto che i giovani, i quali si stanno avvicinando al sito sia pure timidamente, manifestano – attraverso il concorso riservato a loro – un grande entusiasmo nel condividere con noi “adulti” le tematiche del nostro paese.
Lo avverto dalla nascita di nuove lodevoli iniziative come “Cultura in cammino” cui ho dato con entusiasmo la mia adesione. Non è il caso di polemizzare proprio ora che, con la primavera, spuntano questi nuovi germogli. Caro Vincenzo, se la “Cultura” non si era messa “in cammino” tempo fa, vuol dire che non era ancora arrivata la stagione giusta: eravamo in pieno “inverno”. Non dobbiamo dividerci proprio ora. “Dobbiamo essere uniti” (tanto per parafrasare un motto rinverdito da Gianni Morandi, simpatico cantante a me caro). Il momento è ancora critico, ma dobbiamo sperare, proprio perché il peggio sta passando con il…
Venerdi’ Santo
Tutto è silenzio… taccion le campane.
A tratti senti un flebile lamento:
ascolta… ascolta… questo è il gran tormento
di Lei che prova un dolore immane.
Deriso e flagellato come un cane,
il Figlio è morto in croce, che sgomento!
Tremò la terra e pur nel firmamento
svanì la luce e attorno il buio rimane.
Andiamo in processione con Maria:
“Pietà di noi, pietà” è l’invocazione
che sempre più pressante dalla via
si eleva al Ciel con grande commozione.
Noi deploriam la tragica follia,
con Te speriam nella Resurrezione.
Ancora tanti affettuosi Auguri a tutti.
Silverio Lamonica