di Franco De Luca
Al riparo dalle bordate del vento, fra roccia e cespuglio, i gabbiani attendono che l’aria tiepida ritorni a permettere loro di covare le uova or ora deposte.
Protetti da orecchie indiscrete si limano nei conventicoli i nominativi delle liste elettorali. Segrete quel tanto che spinga la curiosità e quel poco che la chiacchiera permetta.
L’inverno in partenza chiude gli spiragli a nuovi scenari. Sprangato è l’animo alla speranza affinché l’isola rigetti il passato del malaffare, spacciato per ignoranza.
Altre mire affaristiche si intrecciano nel segreto degli accordi e s’apprestano a mercificare consensi in piazza.
Nel chiuso dell’indifferenza si macera l’ansia giovanile, reprime le esaltazioni alla novità e ingrossa lo iato generazionale.
Sul Corso Pisacane i cani politici sono sguinzagliati e del loro passaggio e del loro sostare sono evidenti le feci.
Eppure già saettano le sagome delle rondini, premonitrici di nuova vita, di rinnovato fervore, di slancio esaltante.
Ne sarà toccata anche Ponza se questi gabbiani, al riparo dalle bordate del vento, fra roccia e cespuglio, attendono, nonostante l’inclemenza del tempo, che le uova si aprano ai nuovi nati.
Francesco De Luca