di Franco De Luca
Basta uno spicchio di sole e il paese prende a pulsare.
Inizia nel porto che ne è il cuore: sulle barche si muovono persone intente a sistemare gli strumenti di lavoro, e nelle strade circolano persone in cerca di diversivo. Oggi lo trovano nei commenti alle delibere del Commissario Prefettizio. Suonano tutte restrittive per una comunità che ha vissuto in una vischiosa anarchia per troppo tempo. Ora si mostra sconcertata nel toccare con mano che la legge esige ordine nei comportamenti e nelle logiche implicite. Ma lo sconcerto non si sostanzia di razionalità, appare piuttosto infantile, bronciato. Tanto che si affronta il prossimo evento elettorale con leggerezza, cercando di trovare divertimento nel moltiplicare le voci che le liste in ballo sono cinque – sei – sette.
Ci si compiace quasi a tirare in ballo nomi, relazioni, vicinanze, mentre i giornali, nel notiziario ponzese, sbandierano sequestri, condanne penali, illeciti.
Il sole un po’ più tiepido preannuncia che san Giuseppe è alle porte, ma non basterà a ridare speranza ai volenterosi, se non troverà serietà nei giudizi, responsabilità nelle decisioni.
Francesco De Luca