di Franco De Luca
Si sta, come gabbiani, sul dirupo. Condizione eccelsa di cui gode l’isolano. È il dono concesso dal fato: mirare dall’alto gli eventi, nei loro viluppi, ed essere immersi in una consistenza terrena minima, in una rarefatta umanità.
Qui è la radice del risentimento che si porta dentro l’isolano dovunque vada: la perdita della visione cruda di sé. Rimbalza evidente agli occhi soltanto quando intorno tace il mare, che pur si muove, e il vento non si percepisce se non per il flettere d’u’ ’uastaccetto. Già pronto, per San Silverio ’i Forne ad aprirsi nei piccoli fiori gialli.
E il gabbiano, sul dirupo, sta. Si staglia netto perché non ha fondali predisegnati, soltanto la natura lo contorna.
Come l’isolano.
Francesco De Luca
[Schizzi di salsedine da Ponza (13) – Continua]