di Franco De Luca
Il bianco della spuma delle onde inghirlanda oggi tutta la costa dell’isola. Un biancore evidenziato dal sole che nell’aria tersa dà luce, finanche alle sagome delle montagne del continente.
Il freddo che il vento immancabile potenzia viene mitigato dal calore delle discussioni per strada nei crocchi, concitati a commentare quanto ascoltato negli incontri pre-elettorali.
Si parla per esorcizzare i divieti che andranno ad avvolgere l’isola come un sudario o per allontanare lo spettro del disavanzo di bilancio che si ipotizza catastrofico. A Calacaparra, a Santa Maria e al Porto, in accordo col rumore del mare talmente insistente che non lo senti più come fastidio.
Coniugare questa particella di maestosità, che è l’isola, con il chiacchiericcio di chi nelle parole dell’altro vuol trovare la scusa per dissociarsi, sì da evitare che “due” individualismi diventino una “socialità”, coniugare questi aspetti non lo si può col raziocinio.
L’isola si ripropone come nei lustri passati, come nei passati secoli: immersa in una natura viva, e calpestata da individui supini all’autorità borbonica come al Commissario Prefettizio. Senza senso comunitario, ieri come oggi, insensibili alle vicende di Giovanni che patisce per mancato soccorso medico, e perciò incapaci di indignarsi eppure attenti a misurare quanto distante sia Le Forna dal Porto.
Tanto è il disagio di vivere comunitariamente a Ponza quanto poco è l’impegno a provvedervi !
Francesco De Luca
[Schizzi di salsedine da Ponza (12) – Continua]
silverio gabresu
30 Gennaio 2012 at 14:39
Provvedere al nostro disagio è comunitariamente difficile, vuoi per menefreghismo, vuoi per un tessuto sociale difficile. Non dimentichiamo che quantomeno la metà degli operatori turistici vengono a maggio e vanno via a settembre, stringi stringi; non ce l’abbiamo una comunità che va verso una meta, tutti uniti in una direzione, che sappia affrontare i problemi che inevitabilmente gli si presentano davanti. Ponza è come una balena spiaggiata, ha perso l’orientamento, ma noi, proprio noi, uomini e donne di buona volontà, riusciremo a trovare la bussola! Happiness!