di Silverio Lamonica
A pagina 21 di “Latina Oggi”, data odierna, a proposito di Ponza, leggo “Odissea per un trasferimento – Colpito da malore rimane due ore sulla motovedetta in attesa di partire per l’ospedale”. Si tratta di un sessantenne il quale aveva bisogno di una trasfusione di sangue. Forse non c’erano gli estremi della massima urgenza, per cui non è stata mobilitata l’eliambulanza. Fatto sta che il malcapitato, una volta imbarcato sulla motovedetta, ha atteso inutilmente due ore che il mezzo partisse. L’equipaggio della motovedetta, a detta dei familiari: “…Aspettava l’OK”. Domanda: “Chi doveva darlo, questo benedetto OK?”
Gentile Dottoressa Iadicicco, spero che Ella troverà uno spiraglio di tempo per chiedere chiarimenti a chi di dovere, su questa triste faccenda, tanto più – come apprendo sempre dal medesimo quotidiano – che il paziente, dopo due ore di inutile attesa, è stato riportato in ambulanza al poliambulatorio di Tre Venti.
Dottoressa Iadicicco, non pretendo che risponda a questo appello per iscritto su questo sito, così come non l’ho preteso, in precedenza, per un altro articolo analogo. Tuttavia mi affido – anzi ci affidiamo – alla Sua sensibilità di ottimo funzionario e servitore dello Stato.
Ora mi rivolgo ai miei concittadini già “in ebollizione” per le liste elettorali.
Ho letto con molto interesse l’ultimo articolo di Vincenzo Ambrosino, il quale, giustamente, fa appello all’unità dei ponzesi.
Condivido in pieno l’appello e suggerisco che al primo punto di un programma serio dev’esserci l’emergenza sanitaria: Pronto Soccorso efficace, telemedicina e, parallelamente, il problema igienico: fogne e rifiuti. E che il buon senso ci aiuti.
Silverio Lamonica
silverio gabresu
30 Gennaio 2012 at 14:09
Siamo carne da macello, sigh sigh, il bello è che pochi se ne rendono conto! In tanti sono stati e sono (vedi Aldo Grappin) in situazioni rocambolesche. Ci rideremmo sopra se tutto ciò non riguardasse la nostra salute. Eh già, la salute, il bene più prezioso che ha un essere umano, e pure valiamo meno dei mufloni (con tutto il rispetto) cui lo Stato paga guardie forestali per proteggerli (vedi Zannone). Noi non possiamo avere una eliambulanza presente sul posto, dobbiamo aspettare che venga da fuori, perdendo tempo prezioso, forse fatale. In passato l’abbiamo sentito: …Eeh, se fosse arrivata prima..! In questo, Silverio, siamo tutti uguali… Tu ti sei rivolto alla dott.ssa Iadicicco, io mi rivolgo agli innumerevoli Onorevoli che d’estate visitano Ponza: …Anche voi potreste averne bisogno! Happiness.
luigiaprea
30 Gennaio 2012 at 19:29
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum…
Un po’ alla volta ci stiamo avvicinando al Codice Penale. Aspettiamo il prossimo caso!
Ci resta solo ben sperare.
Luigi Aprea
Carmela Argiero
1 Febbraio 2012 at 18:32
Amici di Ponza leggo con interesse [sul sito di Ponzaracconta, ormai è un abitudine] ciò che succede; i disagi che state vivendo. Tutto ciò non può che rattristarci, noi che viviamo fuori.
Cose che mi ricordano la mia infanzia, ad es. il Pronto Soccorso che non funziona, i bambini senza riscaldamento, la Centrale Elettrica spostata, il Comune senza corrente, i traghetti che funzionano in un ‘certo modo’…
Ma come è stato possibile tutto ciò? Qualcuno mi spieghi, faccio fatica a capire!
Siamo nel 2012, ma è come se fossimo negli anni ’40 – ’50! …Ma lì ci vuole proprio la rivoluzione!
Giovani di Ponza, fatevi avanti con un vostro progamma fresco e pulito, visto che ci saranno le votazioni! Scusate lo sfogo: sono lontana ma il cuore è con voi!
Un abbraccio a tutti voi da Carmela Argiero
Fermina
7 Febbraio 2012 at 14:31
BUONGIORNO A TUTTI… RINGRAZIO DIO PRIMA DI TUTTO… VOGLIO INFORMARE E CONDIVIDERE CON TUTTI QUELLI CHE TENGONO TANTO A PONZA, CHE NON CI SONO SEMPRE SOLO NOTIZIE NEGATIVE; SOLO CHE LE NOTIZIE NEGATIVE VOLANO SUBITO… MENTRE QUELLE POSITIVE, FANNO FATICA AD ESSERE DETTE, DESCRITTE, PERCHE’ SI VIVE SEMPRE IN NEGATIVITA’!
IL GIORNO 4/2/2012, VERSO LE 12.30 MI TROVAVO AL POLIAMBULATORIO DI PONZA, ED E’ ARRIVATA L’AMBULANZA CON UN ‘CODICE ROSSO’, UN PAZIENTE CHE SI TROVAVA IN SERIA DIFFICOLTA’… MA SERIA CREDETEMI..!
TUTTI I MEDICI CHE SI TROVAVANO IN SERVIZIO, ANCHE CHI NON ERA PIU’ NELL’ORARIO, COMPRESO IL SERVIZIO INFERMIERISTICO, HANNO DATO UNA MANO…
UN LAVORO FATTO CON ECCELLENZA VISTO COME SIAMO COMBINATI, MA CREDETEMI… SOLIDARIETA’, AIUTO, SOSTEGNO, SONO COSE DA FAR PRESENTI A CHI DI DOVERE NON ESSENDO A QUANTO PARE, LA PRIMA VOLTA.
È ARRIVATO L’ELICOTTERO DEL 118 MA X QUEL CHE HO VISTO CON I MIEI OCCHI VI DICO CHE CI SONO DEI MEDICI CHE DEVONO ESSERE APPREZZATI, RISPETTATI, E NON FARE DI TUTT’ERBA UN FASCIO.
BRAVI TUTTI… RINGRAZIAMO DIO
Gennaro Di Fazio
7 Febbraio 2012 at 19:58
Cara Fermina, prendo spunto da questo tuo commento per dire “la mia” su tale argomento.
Il problema della sanità sull’isola, così come quella in quasi tutta l’Italia, non è legata al personale che, vivaddio, nonostante sottopagato e bistrattato, ancora crede in certi valori, ma nella sua organizzazione e gestione. Purtroppo quando crollano i valori sociali, come è accaduto in Italia con il liberalismo sfrenato, crollano anche i servizi essenziali come è appunto la sanità, la scuola, l’approvvigionamento idrico, i collegamenti etc; e ciò è particolarmente vero nelle piccole comunità, qual è Ponza. Come vedi il problema è più grande di noi, ma sembra che non vogliamo accorgercene.
Qui c’è bisogno di un grande sforzo comune di cui i giovani dell’isola si devono fare carico, non semplicemente facendo solo “le liste”, ma attivandosi con manifestazioni e quant’altro così come hanno fatto, ed ottenuto anche il risultato, per il dimensionamento scolastico.
Comunque, sapere che esiste ancora brava gente in giro, non può fare che piacere, soprattutto in questo periodo storico dove sembra che l’unico elemento di riferimento sia l’economia, che per quanto importante, non può seppellire i valori dell’uomo; l’economia deve servire all’uomo, oggi sembra invece che l’uomo è al servizio dell’economia, “a prescindere”. O forse tutto questo serve solo a pochi che si stanno arricchendo sui nostri sacrifici e sulle nostre rinuncie.
Ho l’impressione che si sta scambiando il fine con il mezzo.
Gennaro Di Fazio