di Silverio Lamonica
Carissime bambine e carissimi bambini.
La Befana, come tutte le favole, è antichissima. Però a differenza delle altre fiabe, sa trasformarsi. Infatti una volta, per descriverla, si usavano parole “antiche” come venìa invece di “ veniva”, empìa al posto di “riempiva”. Una volta c’erano i balocchi, ora li chiamiamo “giocattoli”. Una volta dicevamo: una “serie” di bambole o cavallucci, oggi, per i giocattoli moderni, adoperiamo un altro vocabolo: un set.
Ma ai giorni nostri la Befana è ancora brutta? Usa ancora la scopa, oppure trova più comodo raggiungere le case dei bambini con altri mezzi assai più “comodi”?
Scopriamolo assieme:
Venìa di notte la Befana lesta,
volava in alto ad una scopa in groppa;
lei era vecchia, brutta, forse zoppa,
ma di balocchi empìa più d’una cesta.
La faccia allegra, mai lei era mesta,
come colei che ha sempre il vento in poppa,
con il mantello nero e qualche toppa,
i doni lei non dava a chi era desta.
Adesso, invece, la Befana è bella!
Ora lei vola solo su internet,
ella ti appare in una grande stella,
coi doni a bordo d’un rombante jet!
Nel calzettone infila adesso quella:
computer, videogiochi in un bel set!
……. E la fiaba continua.
Buona Befana a tutti!
P.S.
Chi vuole essere il primo bambino a scrivere a ponzaracconta?
F.to ‘La Befana’