di Luisa Guarino
E’ l’unica compagnia che per partecipare alla rassegna di teatro amatoriale ‘Fita’ di Latina deve attraversare il mare. Un motivo in più per apprezzarne l’impegno, la passione e la professionalità. Prepariamoci dunque a seguire e applaudire i componenti di ’A Priezza di Ponza, che sabato 7 gennaio alle 21 e domenica 8 alle 17.30 presenteranno al Teatro Ponchielli di Latina la commedia “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo.
L’opera s’inserisce nel XVI cartellone Fita 2011/2012, la cui direzione artistica è curata da Gabriele Sanges, tenendo ufficialmente a battesimo il nuovo anno. La compagnia è già nota agli spettatori di Latina, dove ha presentato negli scorsi anni “Sabato, domenica e lunedì” e “Madame quatte sorde” riscuotendo immediatamente tanto successo e immediata simpatia.
In scena Beniamino Mazzella, Umberto Di Meglio, Michele Nocerino, Domenico Giannetti, Giuseppe Mazzella, Francesco Nocerino, Agostino Mazzella, Manuela Mazzella, Lina Raso, Lia Mazzella, Assunta Scarpati, Lucia Conte, Maria Sandolo, Emilio Aprea. Scenografie di Rosalia D’Atri; macchinisti: Nino Pizzella, Walter Primini; attrezzista Carmela Silvestri; tecnico suono Maddalena Del Ponte.
Il biglietto d’ingresso costa 10 euro; info e prenotazioni al 333.5286125. La biglietteria del Teatro Ponchielli, in Via Amilcare Ponchielli, alle spalle della scuola media Alessandro Volta, sarà aperta venerdì 6 e sabato 7 dalle 10.30 alle 13 e dalle 18 in poi; domenica 8 dalle 16 in poi.
Come di consueto la solidarietà anche in quest’occasione sarà presente nella Stagione Fita; infatti parte dell’incasso della rappresentazione di sabato sarà devoluta all’Associazione “Betlemme – Amore per i bimbi”: un motivo d’orgoglio in più per i componenti di ’A Priezza e uno sprone per gli spettatori a partecipare numerosi.
Il singolare nome della compagnia ponzese significa letteralmente “beatitudine, stato di grazia”: una condizione che chi vive a Ponza conosce molto bene, tant’è che ovunque si trovi il gruppo teatrale porta sempre con sé una parte della propria isola, riuscendo a contagiare il pubblico con accattivante verve. I napoletani e tutti gli appassionati del magnifico repertorio partenopeo ricorderanno certamente questo termine nel testo del notissimo brano “Marechiaro”: “Quanno sponta la luna a Marechiaro/ pure li pisce nce fanno a ll’ammore…/ Se revòtano l’onne de lu mare:/ pe’ la priezza cagnano culòre…”: poesia pura, immagine emozionante.
Per quanto riguarda la vicenda che Eduardo racconta in “Uomo e galantuomo”, essa è tagliata addosso a chi fa teatro, in quanto parla proprio di attori. La commedia narra infatti di una compagnia, l’Eclettica, diretta dal capocomico Gennaro De Sia, impegnata nell’allestimento di un lavoro di Libero Bovio intitolato “Malanova” (cattiva notizia, nel nome tutto un programma). L’opera è un dramma, ma nelle mani dei ‘nostri eroi’ si trasformerà ben presto in farsa, tra gag e risate a non finire. Provare per credere.
Luisa Guarino
Lino Pagano
3 Gennaio 2012 at 11:54
VORREI FARE UN “IN BOCCA AL LUPO” OPPURE “IN CULO ALLA BALENA” – COME PREFERITE – AL GRUPPO DELLA PRIEZZA. VORREI AUGURARVI OGNI BENE RAGAZZI, FATEVI ONORE; SIETE L’ORGOGLIO DI NOI PONZESI LONTANI DALL’ISOLA: (CHISSA’ CHE DAL PONCHIELLI NON SI VADA AL SISTINA DI ROMA, AUGURONISSIMI NON SI DICE MA IO VOGLIO DIRVELO CON IL CUORE A TUTTI, GRAZIE).
LINO CATELLO PAGANO
Maria Conte
4 Gennaio 2012 at 18:04
Un augurio, un incitamento a proseguire, rallegramenti per quanto avete fatto fatto e fate: il teatro è vita, cultura, civiltà. Son certa che vi farete onore. Intanto, attendo notizie, che mia cugina Luisa Guarino non mancherà di darmi, sul vostro spettacolo a Latina.
Grazie ed un abbraccio da Padova.
Maria Conte