di Silverio Lamonica
Nella ricorrenza dell’Immacolata, l’8 di dicembre, c’è una simpatica e suggestiva tradizione a Ponza: alle cinque del mattino, sfidando il freddo e a volte la pioggia, un gruppo numeroso di fedeli sfila per le strade dell’isola cantando le lodi a Maria.
Mons. Dies nell’istituire quella suggestiva manifestazione di fede mattutina, si ispirò certamente ai riti monacali: i monaci, prima che il sole spuntasse, ogni giorno, recitavano il “mattutino”: canti religiosi, alternati a preghiere (credo che lo facciano ancora). In tal modo, sia pure per un giorno, il dotto sacerdote ripristinò a Ponza l’antico rito del “mattutino” in auge al tempo del monachesimo benedettino e cistercense nella nostra isola.
Mi si dice che da qualche anno il gruppo è arricchito anche dalla presenza di “forestieri” e ciò sta a dimostrare la validità di certe sane tradizioni. Inoltre nella chiesa c’è una bellissima statua dell’Immacolata e l’artista ha saputo armonizzare, con incomparabile maestria, la delicatezza dei lineamenti del simulacro coi colori che la rivestono: il bianco ed il celeste, tenui ma luminosi, che danno anche un risalto maggiore al rosa pallido del viso.
Purtroppo, vuoi per pigrizia, vuoi perché sono maledettamente stonato, mi astengo dal partecipare alla bellissima manifestazione di fede, inaugurata dal parroco Dies oltre mezzo secolo fa, ma trovo immensamente piacevole svegliarmi con le note di quei canti dolcissimi.
I melodiosi canti mattutini e la stupenda statua che fa bella mostra di sé nella Chiesa madre, incorniciata dai preziosi affreschi, mi hanno ispirato, anni fa, il seguente sonetto, che vuol essere un modo, tutto personale, di partecipare al sacro rito.
L’IMMACOLATA
Bella tu sei, nel vivido candore
o Vergine Maria Immacolata,
o Madre di Gesù, da tutti amata,
lenisci con lo sguardo ogni dolore.
Traspar dal dolce viso immenso amore,
creatura celestiale, in Ciel Beata,
su questa terra sempre sei lodata
con tanto zelo, passione e gran fervore.
Otto dicembre, oggi è la Tua festa;
noi tutti Ti preghiamo o Madre Pia,
è notte ancora, ma ognun si desta:
un dolce canto s’alza per la via.
Il grande amor per Te si manifesta,
Stella del Mar Tu sei, Ave Maria!
Silverio Lamonica
Maria Conte
8 Dicembre 2011 at 08:44
Ore 5,15, squilla il telefono di casa nostra. Un sussulto…E’ l’amica Iva che chiama e ci fa da cronista: “Stanno uscendo dalla chiesa, sono in tanti… Fa freddo, soffia un bel levante; ci sono le luci accese nella nostra strada ed in altre case dell’isola. In chiesa, c’è una preparazione bellissima. Alle 7,30, la prima Messa. Quando passeranno qui, sotto casa, li sentirete cantare…”
Ed ecco: ” Bella tu sei qual sole.., bianca più della luna…”
Li vedo, i miei paesani, oltre che sentirli, imbacuccati, assonnati, ma convinti, felici di partecipare a questa adunata mattutina in onore della Vergine. Mentre ascolto, con la mente ed il cuore mi soffermo con loro davanti casa mia illuminata, anche se non ci siamo noi, vedo, giù alla banchina, la nave traghetto illuminata, pronta per la partenza, il tenue chiarore delle prime luci dell’alba sulla Torre, sento il soffio del levante sul mio viso ed il rumore delle onde… Sono a Ponza anch’io, nella mia isola, con i miei parenti, i miei amici, i miei paesani, tutti sotto la protezione della nostra Immacolata.
Buona Festa a tutti i ponzesi, presenti e lontani: serenità e conforto, specie per quelli che sono in momenti difficili.
Da Padova, un saluto affettuoso da Maria Conte