Mare-colore
Mare fanciullo insaziato di giuoco,
vecchio mare insaziato di pianto,
tu che sei lampo e fango
e cielo e sangue e fuoco,
oggi hai lasciato alle lente rive
orgoglio e forza, gaiezza e dolore:
oggi non sei che colore,
un bel colore che vive.
Spiaggia
La barchetta posata sul sabbione
è una precisa forma
tra il doppio vaneggiare
della spiaggia e del mare.
L’uomo che va per mare, e va e ritorna,
non c’è. C’è solo quella sua barchetta
tinta di rosso e verde, a mezzaluna,
forma perfetta.
Diego Valeri (1887-1976)
Poeta, saggista, traduttore dal francese e dal tedesco, amico della sua generazione poetica e artistica (i pittori a cui dedica numerose poesie), critico d’arte, insegnante nei licei e all’Università (anche quella di Lecce quando era ancora privata, punto di riferimento per la generazione letteraria di questa provincia che Vittorio Bodini definì “periferia infinita”), una esemplare figura di poeta-letterato del Novecento italiano ed europeo. Da Padova, dove insegnò a lungo, dovette riparare in Svizzera nel periodo dell’occupazione nazista del 1943 – 1945 come rifugiato politico.