di Martina Carannante
Oggi dovrebbe essere un giorno importante per tutti voi e per l’isola in generale. Cerco d’immaginare i vostri volti e soprattutto in quanti sarete… Spero in molti!
Finalmente avete preso in mano la situazione e state esercitando un’arma importante della democrazia: la libertà di manifestazione! Non sprecate questo momento così necessario per il futuro di tutti. La lotta è giusta se fatta bene e strutturata a concepire decisioni, anche perché, così, forse vi ascolteranno.
Bisogna combattere ora per la Scuola, non solo, perché è l’istituzione più importante a pari dello Stato e della Famiglia, ma perchè dona alla società la classe dirigente del domani! È proprio per questo motivo che sta diventando il settore più riformato negli ultimi anni. Ho sentito dire: “Ma tanto si sapeva che le riforme non sarebbero finite qui e come devono scomparire i piccoli comuni, scompariranno anche i piccoli plessi! “Sbagliatissimo! Come molti comuni hanno lottato per mantenere la loro autonomia, difatti la proposta di legge non è stata accolta, così bisogna combattere per mantenere l’autonomia delle piccole scuole. Combattere sì, ma in modo intelligente! È da settembre che vi siete attaccati agli orari, alla mensa e a dove collocare le scuole elementari, avete puntato sulla diatriba genitori-insegnanti e ora? Addirittura ci chiudono!
Bisogna mettere tutto da parte dalla politica alle futilità ed aguzzare l’ingegno per agire realmente. Secondo me, la prima cosa da fare non è di certo farsi dare spiegazioni dai politici provinciali, perchè se ogni mondo è paese, pure là pensano ai fatti loro e basta! Di isole minori, l’Italia è ricca e il problema come ce l’abbiamo noi è comune anche a loro; allora, invece, di utilizzare facebook impropriamente potremmo metterci in contatto con i ragazzi che vivono nelle piccole isole o nei piccoli paesi e unire le forze tramite una linea comune! Non devono essere solo parole, ma dobbiamo agire veramente senza badare né al preside, né al commissario e neanche ai politici di turno! Nessuno ci regala niente: lo dobbiamo conquistare noi combattendo tutti insieme!
Vi mando un grande saluto e tutto il mio appoggio!
Martina Carannante
Silverio Lamonica
23 Novembre 2011 at 21:13
Cari ragazzi,
sono con voi, anche se sono momentaneamente assente da Ponza.
Consideratemi presente al vostro sit in. Ottimo il suggerimento della Carannante (…e anche della Rita Bosso, ieri su questo sito): create una rete multimediale coi vostri coetanei delle altre isole minori, fate sentire assieme la vostra voce. Lo stesso dovrebbero fare i vostri insegnanti e non piangersi addosso, come qualcuno sta facendo, purtroppo. Dite loro di prendere contatti con i colleghi delle scuole situate nelle isole minori. Suggerite alla Commissaria Prefettizia di prendere contatti con gli Amministratori delle altre isole minori italiane, specie quelle con un numero di abitanti inferiore ai cinquemila. I problemi sono analoghi; lo Stato non va in default se mantiene l’autonomia scolastica in tre o quattro isole inferiori ai 5.000 abitanti
In bocca al lupo.
Silverio