di Gino Usai
Dall’alba di sabato 5 Novembre l’ex sindaco di Ponza Rosario Porzio e gli ex assessori Capone, Pesce e Schiano sono tornati in libertà. Sono felice per loro e per le loro famiglie. Ora spero che giustizia sia fatta e la verità, quella vera, quella politica e non solo giudiziaria, venga finalmente a galla. Spero infine che sulla verità accertata possa essere impostato un nuovo e virtuoso percorso amministrativo. Ma i problemi sono veramente tanti, da far tremare le veni ai polsi a qualsiasi persona di buon senso. Per questo è necessario unire tutte le forze sane. Lo dico da molto tempo, spero sia la volta buona. Intanto: auguri sinceri alla cara e martoriata Ponza!
LUIEEA
7 Novembre 2011 at 00:23
… tutte brave persone…. poverini hanno sofferto molto, non meritavano tutto questo, hanno fatto tanto in questi ultimi 8 anni… chissà perchè sono stati in carcere ingiustamente ancora me lo chiedo… chissà…
Frenoria
7 Novembre 2011 at 15:46
Commento a “Finalmente liberi!”
Sono liberi gli ex amministratori, ma non “finalmente”.
Hanno lasciato un fango sulla popolazione di Ponza che non sarà facile togliere e nemmeno in modo sollecito.
Saranno “finalmente” liberi dopo che avranno pagato in coscienza questo enorme danno.
polina ambrosino
7 Novembre 2011 at 22:01
e scrivere il vostro nome e cognome?? o quando poi incontrate questi ex amministratori per strada poi li salutate con affetto e gli offrite pure il caffé??? Mio padre mi diceva “guardati da chi non ti guarda negli occhi quando parla” che oggi sarebbe chi non si mostra per ciò che è!! Grandi uomini o donne siete… se volete giudicare, abbiate almeno il coraggio di metterci la faccia.
MarKo Buono
8 Novembre 2011 at 13:09
Ciao Polina,
per la prima volta non mi trovo d’accordo con te per un semplice motivo.
Durante l’era balzano chi osava esporsi con idee diverse o criticare l’amministrazione veniva tartassato in tutti i modi… controlli a non finire, iniziando dalla polizia municipale e finendo con le varie forze dell’ordine, poi siamai ti recavi sul comune a chiedere un permesso o cercare di parlare con gli amministratori ti veniva sempre e solo negato.
In luce di questi accaduti non trovo niente di male nel celare la propria identità visto che alcuni di quelli che assecondavano il metodo balzano sono presenti e leggono questo sito.
La mia non e’ una critica ma solo una piccola parte di verità.
polina ambrosino
8 Novembre 2011 at 14:45
Caro Marko Buono o chiunque tu sia, sinceramente non capisco il tuo discorso…l’era Balzano, come la chiami tu è passata da quel dì, i seguaci o i non seguaci, comunque la pensino, non vedo cosa possano mai fare se ora che non sono al potere si dica liberamente una opinione. Inoltre questo modo di pensare conferma appieno quanto dicevo: si vogliono tenere due facce, quella davanti per sorridere falsamente e quella nascosta, ma quanto piu vera, per dire come la si pensa davvero… andiamo bene… piuttosto che nascondermi dietro al dito, preferisco subire, palesemente, un’ ingiustizia per quello che penso. Il male è sempre di chi lo fa.
francesco carlo
8 Novembre 2011 at 15:27
@ MARCO BUONO
Non posso che condividere le tue ragioni. Chi per anni ha detenuto il potere ha sempre, galera o non galera, il suo stuolo di fidati, di lecchini (però a sentir quest’ultimi sempre con la scusante del bisogno!)… non sanno poveretti che invece, lecchini si nasce, non si diventa neppure per bisogno, sarebbe andare contro la propria natura… un uomo l’indomani non può diventar donna per bisogno e se diventa donna c’è qualcosa che già non andava prima e ancora non va adesso, a prescindere dal bisogno. I lecchini non sono mai tali per bisogno ma per becero opportunismo, perchè vigliacchi, perchè deboli ed incapaci, perchè come i neonati non possono camminare da soli, pecore che hanno costantemente bisogno del cane e del pastore che le guidi e le foraggi.
In altre occasioni l’esortazione della Signora Polina sarebbe stata apprezzabile, giusta e condivisibile ma in questo contesto mi sembra anacronistica per una semplice ragione, perchè ancora ben ricordo le parole del ‘vecchio’ del ‘GATTOPARDO’ di LAMPEDUSA “Cambiamo tutto purchè tutto rimanga uguale”. O veramente vi illudete che un periodo di residenza forzata serva a cambiare tutto?
E l’anonimato, in questi casi, è d’obbligo.
Carlo Francesco Caloro.
Silverio Tomeo
8 Novembre 2011 at 15:29
Finalmente liberi noi ponzesi (all’estero e non) da un’amministrazione che ci ha portato solo “scuorno” e il dissesto finanziario, semmai! Poi se qualcuno dice garbatamente la sua per pseudonimo, avrà le sue buone ragioni, magari sia questa ultima ex-Amministrazione che quella precedente avevano creato un micro-clima non esattamente partecipativo, colloquiale e democratico sull’isola… La verità politica è esattamente nell’inciucio sull’amministrazione populistico-affaristica di Porzio, anche di chi avrebbe dovuto essere alternativo e all’opposizone, una concezione consociativa e annacquata della democrazia politica, una resa all’analfabeismo politico e culturale, un accomodamento con il berlusconismo che ha devastato coscienze e spirito pubblico di tutto il Paese-Italia, senza salvare la nostra magica appartata isola di lava e di scoglio.
francesco carlo
8 Novembre 2011 at 16:02
“Scuorno” tanto scuorno… ben vengano le critiche pur se anonime. Cosa facciamo? Ci soffermiamo a vedere la pagliuzza quando non abbiamo visto la trave che ci sovrastava? Fare i moralisti per un anonimo, per uno che non ha ritenuto opportuno firmarsi… a cosa serve e a chi può giovare sapere il nome di chi ancora ha la forza ed è in grado di muovere delle critiche?
Carlo Francesco Caloro
polina ambrosino
8 Novembre 2011 at 19:18
Proprio non ce la faccio a non rispondere agli interventi di questa pagina!! vorrei ricordare a voi tutti, egregi signori, specie al Sig. Caloro (anche lui in pseudonimo??) che è proprio la razza dei lecchini che spesso si nascondono dietro l’anonimato, che ha permesso il degrado della storia. La Storia, quella appunto con la S maiuscola, se in qualche tempo ha avuto dei momenti di grandezza a cui tutti dovremmo ispirarci, di certo non deve ringraziare gli anonimi!! solo chi ci ha messo la faccia, l’impegno in prima persona, senza maschere,dando lacrime e sangue, oggi ha un posto in quella Storia. Tutto il resto è solo un nuotare nel torbido che tanto fa comodo, usando l’alibi che chi ha avuto il potere può ancora nuocere! Se Garibaldi si fosse messo paura di tutto ciò che gli ha nuociuto, e gli hanno fatto tanto di quel male che ancora oggi se ne sente il dolore, mai e poi mai avrebbe fatto ciò che ha fatto.Chi ha tanta paura di esporsi non è migliore di chi si espone e sbaglia,e si fa sputare in faccia da tutti.
francesco carlo
8 Novembre 2011 at 21:35
Spiacente per Lei Signora Polina,
il sottoscritto non ha mai usato uno pseudonimo ne tanto meno si è mai nascosto dietro l’anonimato. Se Lei non ha il ‘dispiacere’ di conoscermi, come daltronde neanche io conosco Lei, non per questo significa che uso uno pseudonimo…
Riguardo Garibaldi, beh con tutta sincerità alla luce dei risultanti, forse avrebbe fatto meglio ad avere un pò più di paura, qualche guaio sicuramente l’avremmo risparmiato… Un calabrese non credo abbia molto in comune con un veneto! (non sono un razzista ma giusto per fare un’esempio)
Carlo Francesco Caloro
(Se Lo desidera, in pvt, posso inviarLe fotocopia del mio documento personale così potrà togliersi ogni dubbio circa la mia identità e si sincererà che il nome con il quale mi firmo è identico a quello registrato sul foglio d’identità).
polina ambrosino
8 Novembre 2011 at 22:21
Non mi sembra di avere asserito che lei, sig, Caloro, sia sotto falso nome, bensi ho fatto una domanda, legittima, visto che lei difende chi si nasconde. Inoltre non che mi cambi la vita se lei usa o meno uno pseudonimo, che vedo molto più adatto in ambienti aritstici dove si cerca di far presa con nomi “che suonano” meglio… Comunque siamo in democrazia e ognuno faccia come meglio crede, ma grazie alla stessa democrazia, chiunque può pensare che scrivere anonimamente non sia proprio il massimo in quanto a chiarezza, responsabilità di ciò che si dice e si scrive. Per quanto riguarda Garibaldi, è solo l’esempio più lampante,di un eroe per me, di un uomo che ha sbagliato per lei, ma di sicuro di un uomo che ha fatto della propria vita un esempio di coerenza e di chiarezza. Posso farle anche altri esempi, che magari le stanno più simpatici: Indro Montanelli le piace? o Enzo Biagi? scelga lei, gente che non ha mai avuto bisogno di pseudonimi, nemmeno quando loschi individui, saliti al potere in tempi di grigiore mentale, hanno cercato di zittirli… potevano scrivere sotto falso nome… ma quelli erano Uomini.
francesco carlo
9 Novembre 2011 at 00:06
Signora Polina,
le domande solitamente si fanno mettendone solo uno di punto interrogativo altrimenti acquistano altro significato diventando ironiche e supponenti… Dopo Garibaldi, l’Indro e l’Enzo chi altro deve scomodare ancora?
Prima si scaglia contro quelli che si nascondono dietro uno pseudonimo e poi candidamente sostiene che poco gli importa… Si metta prima d’accordo con se stessa.
Carlo Francesco Caloro
MarKo Buono
9 Novembre 2011 at 12:00
Personalmente di lecchini che ci mettono la faccia ne posso nominare un paio… minzolini? masi? ma non e’ questo dove voglio arrivare.
A chi dice che bisogna metterci la faccia dico che e’ vero ed a suo tempo c’è chi l’ha fatto, e con che cosa ci si e’ ritrovati? con multe a non finire e non perché irrispettosi delle regole credetemi, con cause durate in eterno e dover anticipare qualcosa come € 50.000. Si anticipare perché le cause si vincono anche, visto che le ragioni erano solo legate alla casta Ponzese alla quale non piaceva e non piace essere contestata o solo contraddetta.
Con questo ho solo riassunto in piccolo cosa ha dovuto passare chi ha contestato, e ce n’è tanto da far passare la voglia di metterci la faccia… Adesso vorrei porre una domanda, ma quando la casta faceva il bello ed il brutto tempo dove eravate voi che dite che adesso dovremmo metterci la faccia? Eravate accondiscenti con la casta isolana? Mentre distruggevano il tessuto sociale dove eravate? fregandovene di tutto il resto?
Mentre le fogne ogni giorno sgorgano in mare i liquami deturpando la nostra isola, cosa state facendo? Avete mai posto delle domande agli amministratori? Non ne vedo traccia alcuna e poi vogliamo ancor girare la faccia o far finta di niente verso le tangenti che sono state versate per favori ai politici? Ce ne sono un paio che sono sotto il naso di tutti ma tutti facciamo finta di non vedere o sapere… Allora se non state facendo il gioco della casta finitela di imprecare contro chi decide di tutelarsi ma continuare a cercare un dibattito perché sotto il mio punto di vista siete dalla parte della casta.
polina ambrosino
9 Novembre 2011 at 16:59
Come è facile, in uno scritto di parecchie righe, sottolineare solo alcune parti che, fuori dal contesto, vengono travisate a proprio uso e consumo… Intanto se ho messo tre punti interrogativi l’ho fatto proprio per rimarcare la mia domanda, anche un pò ironicamente certo- Ma anche negli scritti del Sig. Caloro non mi sembra che manchi l’ironia ,appunto. In secondo luogo ho precisato il fatto che chiunque usi un nome vero o falso non cambia la mia vita, ma cambia, come ho scritto sotto, il mio modo di vedere questa persona. Sinceramente mi rimane meglio parlare con persone che posso identificare che non con quelle che non posso identificare, ma al giorno d’oggi, nell’epoca dei login e delle password non c’è quasi più niente di vero! Infine, e vengo al dunque, e rispondo al Sig. Buono (che a quanto pare non si chiama Buono) ebbene: io manco da Ponza da 3 anni e mezzo perchè purtroppo ho preso il ruolo lontano e vorrei tornare, ma mi rimane difficile visti i tagli alla scuola, ma finchè ci sono stata ho sempre lavorato onestamente, d’estate ero dipendente in attività turistiche, d’inverno a scuola; per 20 e passa anni con alcuni amici, organizzavamo attività culturali, uniche e sole manifestazioni invernali, senza scopo di lucro, fatte per passione e per dare un servizio alla popolazione, e spesso con gli stessi amici ci impegnavamo in attività di beneficenza come quelle a favore dell’anlaids e dell’ail. Insomma, non sono mai scesa in politica, ma mi ritengo una cittadina che ha cercato di fare la sua parte nel suo contesto. Non ci siamo girati dall’altra parte, non ci siamo nemmeno ribellati perchè a Ponza, ma anche in Italia e, a guardare la tv, anche altrove, si è stanchi di tutto e non si crede più nemmeno nella lotta. Perchè voi altri, nelle vostre città dove vivete, vi siete ribellati? funziona tutto? nei vostri comuni non ci sono problemi??? ma su… peccato che non vi si possa controbattere perchè vi nascondete, perchè vi piace puntare il dito contro i ponzesi e ci godete, ma voi pensate di essere migliori? nella vita ci si espone e si lotta ( come gli uomini che ho citato) anche sapendo di rimetterci,anche affrontando l’ingiustizia. Mica siete gli unici che si sono esposti e hanno pagato uno scotto? non è mica una ragione valida questa! Se tutti quelli che hanno subito ingiustizie si mettessero a scrivere contro gli altri nascondendosi dietro uno pseudonimo, non si saprebbe più il nome di nessuno.