di Lino Catello Pagano
Carissimi della Redazione di ponzaracconta
Vorrei rispondere sull’articolo di Mimma Califano “La Chiesa di Ponza sta perdendo i pezzi!”. Nel mio archivio ho trovato delle foto che allego. Con l’aiuto di un buon ingrandimento (Foto 1) si riesce a distinguere nella lunetta sotto i piedi di Gesù: la cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso. Mentre (stessa Foto e anche Foto 4) sotto i piedi dell’Immacolata la lunetta mostra l’occhio di Dio
Nella colonna a destra (Foto 2) guardando Gesù si nota che nella parte bassa vi è un albero con un demonio appoggiato sopra. Questa immagine si vede anche nella foto 6; bisogna guardare attentamente le foto.
Le ho allegato a questo scritto e possono essere visionate riguardo a ciò che ha scritto Mimma. Spero di essere stato d’aiuto.
Inoltre vi è una foto anni trenta-quaranta, dove si vede la Chiesa com’era, prima ancora che venisse fatto il mosaico sull’altare maggiore (questa è interessante).
Un saluto agli amici di ponzaracconta. A risentirci presto
Lino Catello Pagano
polina ambrosino
15 Ottobre 2011 at 15:25
Salve a tutti, scrivo per porre una domanda: perchè non proviamo, anche tramite Ponza Racconta ed altri siti, a chiedere a chiunque ne abbia a a disposizione, immagini della nostra chiesa?? Avevo già visto la foto pubblicata da Lino Pagano ed ero rimasta impressionata. Mio padre, che negli anni ’50 lavorò a lungo per il rifacimento della facciata della chiesa, mi raccontava che tutto l’abside e il sotto cupola erano completamente affrescati, non c’erano spazi bianchi come quelli che vediamo adesso. Mi domando chi e perchè abbia avuto il coraggio di cancellare quei lavori! Seppur fossero rovinati, un bravo aritigiano, che fosse un semplice muratore o un imbianchino, mai avrebbe dovuto accettare di “ridipingere” un affresco come se passasse il bianchetto su un errore fatto su un foglio di carta!! E’ sconvolgente che invece si sia ridipinta la chiesa come se fosse stata una semplice casa privata! Ora che il danno è fatto, sarebbe comunque il caso di ritrovare quelle che erano le immagini antiche della parrocchia e farne un archivio. Magari ,un domani, potrebbe nascere un altro “maestro Valiante” capace di ridare identità al patrimonio artistico che c’era nella nostra chiesa. Tra l’altro, anche a Santa Maria c’erano meravigliosi affreschi sotto la cupola, che ho potuto vedere nelle foto del matrimonio dei miei genitori.Che tristezza pensare che le bellezze artistiche siano state, con tanta facilità, eliminate, per far posto a un’anonima imbiancata, affinchè “tutto apparisse pulito e sistemato”: ma non sarebbe stato meglio, scusate, tenerci un po di muffa sulle pareti affrescate che cancellare per sempre dei capolavori?!?! meno male che ad Assisi non hanno fatto lo stesso nella basilica di San Francesco con i dipinti di Giotto e a Roma nella cappella Sistina con le opere di Michelangelo…Invito tutti quelli che ne hanno, a pubblicare le foto antiche della chiesa, cosi che si possa ricostruire la sua meravigliosa identità.