Riceviamo da Sandro Vitiello, che ci gira una nota postata proprio stamane sul suo blog: http://lacasadeisacco.blog.kataweb.it/, e volentieri pubblichiamo
La Redazione
Lunedì, 19 settembre 2011
U’ scuorn ‘n’faccia
di Sandro Vitiello
E’ da sabato mattina che tutti quelli che mi incontrano mi chiedono cosa sia successo a Ponza e devo dire che mi trovo molto a disagio.
Quell’isola, la mia isola, l’isola di tanti come me, non è un mondo lontano, astratto, buono solo per andarci a fare i bagni d’estate.
Quell’isola è un pezzo di me, comunque sia.
Ponza è una comunità troppo piccola per dire, davanti a fatti come questo, “io non c’entro”.
C’entriamo tutti, poco o tanto, vicini o lontani.
Quando si ha bisogno di un magistrato per mettere ordine in casa propria vuole dire che non si è capaci di farlo da soli.
E di questo non bisogna vantarsi.
Sono sicuro che nella nostra isola questa frustata servirà a farci svegliare da un lungo torpore e che tanti, i giovani soprattutto, faranno ritrovare a Ponza la sua bellezza che non è solo negli scogli ma soprattutto negli sguardi della gente.
Alessandro Vitiello